Porto di Taranto, sequestrato un tratto della scogliera di Punta Rondinella per rischio ambientale

Una falesia erosa dal mare composta da materiale di dubbia provenienza e le cui caratteristiche necessitano accertamenti analitici

Porto di Taranto, sequestrato un tratto della scogliera di Punta Rondinella per rischio ambientale
La Guardia Costiera di Taranto ha posto sotto sequestro un tratto costiero ricadente in un’area demaniale marittima del porto di Taranto, nei pressi di Punta Rondinella,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La Guardia Costiera di Taranto ha posto sotto sequestro un tratto costiero ricadente in un’area demaniale marittima del porto di Taranto, nei pressi di Punta Rondinella, complessivamente quantificata in 4.045 mq e riconosciuta ad alto rischio ambientale.

L’attività, coordinata dalla Procura della Repubblica di Taranto attualmente contro ignoti, nasce dalla presenza di una falesia erosa dal mare composta da materiale di dubbia provenienza e le cui caratteristiche necessitano accertamenti analitici, al fine di scongiurare un eventuale inquinamento dell’ambiente marino e costiero.

Il sequestro

L’esecuzione del sequestro, infatti, è preordinato all’avvio di complesse attività d’indagine ambientali finalizzate ad accertare l’effettiva composizione del materiale rinvenuto e i soggetti autori di tale deposito.

Nello specifico, è stata immediatamente coinvolta Arpa Puglia per le verifiche tecniche del caso ed avviate corpose acquisizioni documentali volte a ricostruire la vicenda dal punto di vista delle pregresse attività legate al monitoraggio e alla bonifica delle stesse.

L’operazione della Guardia Costiera rientra in una più ampia e articolata attività di monitoraggio e controllo ambientale avviata da tempo in stretto coordinamento con l’Autorità Giudiziaria lungo l’intera Provincia di Taranto, e volta a reprimere qualsiasi forma di illecito sfruttamento delle componenti ambientali stesse da parte dell’ecocriminalità attraverso una sistemica e coordinata azione che ha sinora portato ad importanti risultanti e che continuerà senza soluzione di continuità.

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia