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Riparte la progettazione di Palazzo Archita, uno degli immobili più prestigiosi della città, che svetta imponente nel cuore del Borgo di Taranto.
Il primo incontro
In vista dell’imminente sottoscrizione del contratto di incarico, si è già svolto negli uffici della direzione Lavori pubblici del Comune di Taranto il primo incontro con i progettisti aggiudicatari dei servizi di ingegneria per la redazione del progetto di fattibilità tecnico economica, del progetto definitivo e del progetto esecutivo dei lavori di restauro, recupero, riqualificazione, adeguamento funzionale e tecnologico di Palazzo degli Uffici, previsti dall’amministrazione Melucci. Erano presenti l’assessore ai Lavori pubblici Mattia Giorno, i componenti del raggruppamento temporaneo di progettisti guidato dalla società Akkad (tornata in corsa al termine di un lungo contenzioso, di cui riferiamo in altro articolo) e dei tecnici della Direzione competente.
I lavori per step
Si procederà con due lotti: il lotto A interesserà la ristrutturazione e il restauro delle facciate e delle due gallerie (quella centrale: che collega piazza Garibaldi a piazza della Vittoria; quella trasversale: che collega corso Umberto con via D’Aquino); il lotto B riguarderà, invece, il restauro dell’edificio al suo interno.
I tempi
I tempi sono stringenti: le attività entreranno nel vivo con il primo sopralluogo del gruppo Akkad, in programma venerdì 25; da quel momento occorreranno, da contratto, 75 giorni per la progettazione del lotto A e 150 per il lotto B (c’è da considerare anche una eventuale dilatazione dei tempi dovuti alle procedure di validazione dei progetti). Quindi la gara d’appalto per le facciate di Palazzo Archita dovrebbe essere pubblicata a febbraio 2023, mentre, presumibilmente a giugno, quella relativa agli interni: l’opera, nelle intenzioni dell’amministrazione Melucci, potrebbe essere pronta nel 2025.
I fondi
Il finanziamento per la ristrutturazione di Palazzo degli Uffici è di 25 milioni di euro, di cui 20 rientrano nei fondi del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis), e 5 sono residuali rispetto a un vecchio mutuo da 7 milioni complessivi concesso da Cassa Depositi e Prestiti, che nel 2019 permise l’inaugurazione del cantiere (recentemente completato) per gli interventi di rinforzo strutturale e rifacimento delle coperture (per un totale, appunto, di 2 milioni di euro). A questi 25 milioni si aggiungerebbero, in futuro, anche quelli dei privati, ma intanto la ripartizione tra lotto A e lotto B dipenderà dagli esiti delle rispettive progettazioni. Ci sarà inoltre una interlocuzione costante e continua con la Soprintendenza archeologica e paesaggistica, per curare gli aspetti legati alla colorazione delle facciate e alla valorizzazione del cimitero ebraico rinvenuto all’interno di Palazzo degli Uffici, e per questo motivo la progettazione è complessa ma allo stesso modo significativa per Taranto, perché chiude il triste capitolo di anni di abbandono.
Le dichiarazioni
«Dobbiamo metterci a lavorare in maniera intensa», ha commentato l’assessore Giorno. «Questa è la volta buona che il progetto verrà portato avanti e concluso - ha aggiunto -: sono molto emozionato per il progetto di Palazzo Archita che è finalmente ripartito». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia