Il sostituto procuratore Mariano Buccoliero ieri ha deciso di reiterare la richiesta di rinvio a giudizio per 12 persone, sospettate di essere a conoscenza di fatti relattivi...
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Intanto proprio ieri è tornato a parlare Michele Misseri, rispettivamente zio della piccola vittima Nonché padre e marito delle due donne considerate le sue assassine, Cosima Serrano e la figlia Sabrina Misseri.
In un'intervista nel corso della trasmissione "Pomeriggio 5", Michele Misseri insiste nel dichiararsi colpevole, versione cui gli inquirenti non hanno mai creduto: «Per quale motivo dovevo incolparmi se a uccidere Sarah fosse stata mia figlia? Io gli ho dato il piatto d' argento in mano ma loro non l'hanno voluto. Non mi ricordo niente da quando ho strangolato la bambina».
«Speri che la Cassazione possa ribaltare la sentenza?», chiede la giornalista a Michele Misseri.
«Per come stanno andando le cose non credo proprio, le condannano un'altra volta».
La moglie Cosima e la figlia Sabrina sono in carcere da tempo: «Io non solo voglio prendermi la colpa dell'omicidio, ma anche dell'occultamento. Ho fatto tutto da solo. Sabrina ce l'ha a morte con me, me l'hanno fatta accusare anche se era innocente. Mi odia, le chiedo perdono per quello che le ho fatto», conclude l'uomo.
Il delitto di Avetrana risale al 26 agosto 2010: venne uccisa la quindicenne Sarah Scazzi. La vicenda ha avuto un grande rilievo mediatico in Italia in tutti questi anni. In diretta tv venne dato l'annuncio del ritrovamento del cadavere della vittima, nel corso del programma Rai Chi l'ha visto? dove era ospite, in collegamento, la madre di Sarah.
Il 27 luglio 2015 la Corte d'Assise d'Appello di Taranto ha confermato la condanna all'ergastolo per Sabrina Misseri e Cosima Serrano. La Corte ha confermato anche la condanna a otto anni di reclusione per Michele Misseri per concorso in soppressione di cadavere.
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Quotidiano Di Puglia