Erano riusciti a escogitare un sistema per taroccare il dispositivo di pagamento dell'autolavaggio ma sono stati "immortalati" dalle telecamere e incriminati per...
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L’attività investigativa dei militari era partita dopo che il titolare di un impianto di autolavaggio “self-service” del posto, avendo notato delle discrepanze tra le somme incassate dalla propria attività ed il numero dei lavaggi effettivamente erogati dal sistema automatico, si era recato in caserma per sporgere denuncia.
I carabinieri, dall’esame delle immagini dell’impianto di videosorveglianza presente presso dell’autolavaggio, hanno così accertato che i quattro, in più occasioni, mediante l’utilizzo di dispositivi metallici realizzati artigianalmente, e che in alcune circostanze venivano ceduti anche a terze persone, riuscivano ad attivare il sistema self dell’autolavaggio, evitando di introdurre il denaro.
Durante l’attività di indagine i carabinieri rinvenivano, presso l’abitazione di uno degli indagati, due “spadini” metallici che venivano sequestrati. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia