Entro un mese il progetto per il recapito finale. Questo è quanto dichiarato da Michele Emiliano durante la conferenza stampa a margine dell’incontro per la questione...
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La strategia della Regione, congiuntamente con i Comuni è quella della collaborazione: «Ringrazio tutti i consiglieri regionali presenti, sono orgoglioso di essere il presidente di una Regione che in momenti di difficoltà sceglie di collaborare.
«I lavori di deviazione del flusso porteranno via del tempo e tempo non ce n’è, per questo alcuni consiglieri regionali e comunali hanno proposto una forma di viabilità alternativa, in attesa che la deviazione del flusso fosse realizzata. Su questo punto pensiamo di poter approfondire, anche incontrando l’Anas che sarà il soggetto esecutore», quindi, in merito alla possibilità di deviare la strada, che risulterebbe più rapido che deviare il flusso delle acque.
Il problema del recapito finale deriva, anche, secondo i magistrati, dal malfunzionamento del depuratore, scaturigine di tutto. È stato chiesto al governatore della Puglia se avesse avuto contatti con l’Autorità Idrica Pugliese, delegata dalla magistratura a risolverne gli intoppi: «Non abbiamo elementi per dire che non funziona, abbiamo invece notizia che gli interventi attuati sul depuratore ne hanno riattivato il funzionamento. Ora funziona meglio di qualche settimana fa, fermo restando che questa Regione ha un numero sterminato di depuratori, è stata fatta una scelta, molti anni fa, inconcepibile. Ora la tendenza è avere pochi depuratori che servono aree vaste. Nel frattempo dobbiamo rendere efficienti quelli che abbiamo. Sul depuratore di Martina Franca sono stati già stanziati cinque milioni di euro, che saranno investiti per migliorarne la portata». La magistratura, stando alle carte, aveva però rilevato che il malfunzionamento del depuratore di Martina Franca non dipendeva dal carico che sopporta. Alla fine della conferenza stampa una delegazione ha accompagnato Emiliano a vedere di persona i luoghi coinvolti in una storia che da febbraio divide in due un territorio. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia