Simona ha il sorriso che le illumina il viso, è alta, magra, con i capelli biondi, lunghi dreadlocks, perché ama il reggae. C'è anche lei tra i dispersi...
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«VOLEVA LASCIARE IL PALAZZO»
«Voleva imperativamente lasciare» quella palazzina: è quanto scrive il sito internet del quotidiano locale La Provence, che cita un testimone che dice di aver passato una serata con la ragazza tarantina appena tre giorni fa. «Non smetteva di dire che avrebbe finito col crollare, noi cercavamo di rassicurarla, perché non ci credevamo», aggiunge.
LA SPERANZA DEI FAMIGLIARI E DEGLI AMICI
Il cameriere di un bar vicino alle case crollate parla, in lacrime, di Simona: era sempre sorridente, a volte andava a studiare nel suo locale ed era felice quando superava un esame. Il padre, la madre e il fratello di Simona hanno raggiunto Marsiglia dove sono supportati da personale del Consolato e da psicologi. I genitori di Simona vogliono notizie della loro ragazza, di quella figlia così brava, che, dopo essersi laureata in lingue all'università del Salento, ha deciso di partire per la Francia e inseguire i suoi sogni, con una seconda laurea presa a Parigi ed un master seguito con successo. Simona parla molto bene oltre al francese anche il cinese e l'arabo. Ha lavorato come guida nella città vecchia del capoluogo ionico: lei ama la sua terra e una volta raggiunti i suoi obiettivi - raccontano gli amici - sicuramente farà ritorno a Taranto. Su Facebook, tra parentesi, sotto il suo nome e cognome ha voluto dire al mondo come in realtà si chiama: sì perché il nome di Simona, per tutti quella che la conoscono, è «Sorriso». Quello stesso sorriso che regala nelle immagini che la ritraggono: mentre esce da una stanza dell'Università di Marsiglia, mentre punta il dito verso il cielo, mentre abbraccia un'amica. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia