Violenze nei confronti dell’ex moglie e dei commercianti: arrestato

Violenze nei confronti dell’ex moglie e dei commercianti: arrestato
Dall’ospedale al carcere di Taranto. Dimissioni con sorpresa per un 44enne manduriano originario del Senegal raggiunto ieri da un provvedimento di custodia cautelare emesso...

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Dall’ospedale al carcere di Taranto. Dimissioni con sorpresa per un 44enne manduriano originario del Senegal raggiunto ieri da un provvedimento di custodia cautelare emesso dal giudice del Tribunale di Taranto.


Il mandato di cattura è stato eseguito dagli agenti della Polizia della città messapica all’uscita dal reparto di psichiatria del San Giuseppe Moscati dove una settimana prima l’uomo era stato ricoverato per un trattamento sanitario obbligatorio proposto dai medici dell’ospedale di Manduria con la convalida del sindaco messapico, Gregorio Pecoraro.

 


Risponde di atti persecutori nei confronti della ex moglie manduriana dalla quale ha avuto due figli entrambi affidati alla madre. In diverse occasioni, attestate anche dai carabinieri, il manduriano avrebbe minacciato di morte l’ex consorte, intimorito uno dei due figli ed inoltre avrebbe preso a calci la porta d’ingresso dei suoceri dove la donna è andata a vivere dopo la separazione.
Il reato di stalking verso la sua ex, è solo uno di tanti episodi di violenze attribuiti all’indagato. Tra questi la resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, rapina in danno di un tabaccaio, lesioni personali nei confronti di una giovane e minacce di morte indirizzate ad almeno tre persone. 
Questi gli episodi denunciati formalmente, tanti altri, invece, annunciati solo sui social e nel passaparola. In effetti da almeno un paio di mesi l’arrestato teneva sotto scacco i locali pubblici del centro cittadino usati come rifornitori di alcol ed altri prodotti da banco che l’uomo, sempre in preda agli effetti dell’alcol, puntualmente non pagava minacciando i gestori e i clienti. Chi si opponeva era costretto a chiudere il locale perché minacciato anche di morte.
Così molti proprietari di bar e pub del centro cittadino avevano deciso di abbassare le saracinesche annunciando pubblicamente la clamorosa decisione. Iil questore di Taranto, Massimo Gambino, aveva anche emesso nei suoi confronti il provvedimento dell’avviso orale, oltre che il preavviso del procedimento amministrativo finalizzato all’adozione del cosiddetto Dacur (Divieto di accesso alle aree urbane). 

Le associazioni di categoria avevano chiesto aiuto alle forze dell'ordine 


La grave situazione che si era creata, aveva interessato anche le organizzazioni di categoria del commercio con i vertici che chiedevano l’intervento delle istituzioni per garantire la sicurezza necessaria ai gestori e alla clientela spesso anche questa presa di mira dal 44enne. 
Il problema è stato anche portato sui tavoli della politica con una discussione in Consiglio comunale. Il sindaco Pecoraro in quell’occasione aveva dichiarato di avere già interessato le forze dell’ordine e lo stesso prefetto di Taranto che stavano provvedendo a trovare una soluzione. Prima dell’arresto da tutti invocato, è arrivato il trattamento sanitario obbligatorio in psichiatria che ha fatto poi aprire le porte del penitenziario di Taranto.


Il Tso è scattato domenica 9 aprile quando il violento, probabilmente ubriaco, avrebbe importunato delle ragazze. All’arrivo dei carabinieri, l’uomo avrebbe reagito anche nel loro confronti costringendo questi ultimi a portarlo al pronto soccorso del Marianna Giannuzzi dove è stato stato sottoposto a tutela sanitaria con l’invio in psichiatria. 

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Quotidiano Di Puglia