Mandato di arresto europeo, scovato un rumeno in Puglia: deve scontare un anno e tre mesi

Si tratta di un 28enne di cittadinanza rumena, ricercato nel paese d’origine per essere stato riconosciuto, a seguito di sentenza definitiva, responsabile di furto aggravato

Dopo la recente cattura di un noto latitante nel capoluogo campano, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Taranto sono riusciti ad arrestare un altro...

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Dopo la recente cattura di un noto latitante nel capoluogo campano, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Taranto sono riusciti ad arrestare un altro ricercato.

Si tratta di un 28enne di cittadinanza rumena, ricercato nel paese d’origine per essere stato riconosciuto, a seguito di sentenza definitiva, responsabile di furto aggravato.

Sul conto dell’uomo, l’Autorità Giudiziaria rumena ha emesso un «Mandato di Arresto Europeo». In tal modo, le ricerche del giovane sono state estese a tutto il territorio dell’Ue, allo scopo di giungere, a seguito della sua individuazione e grazie ad un iter semplificato rispetto al passato, alla consegna dello stesso, ai fini dell’esercizio dell’azione penale, alle autorità del paese d’origine.

La fuga

Il destinatario del provvedimento internazionale, per evitare di essere rintracciato aveva lasciato il luogo della propria residenza, in centro a Ginosa, facendo sì che lo stesso risultasse agli occhi degli investigatori come “abbandonato”. Ma l’espediente non è stato sufficiente. Una accurata analisi delle Banche Dati delle Forze di Polizia, con controlli incrociati di una serie di informazioni raccolte sul territorio, ha consentito di individuare una probabile sede lavorativa, presso un’azienda della zona. Gli investigatori dell’Arma, già da tempo sulle sue tracce, sono così riusciti ad individuare il luogo di lavoro e, proprio lì, a raggiungerlo, traendolo in arresto.

Il giovane dovrà scontare una pena di 1 anno e 3 mesi di reclusione in carcere. Al termine delle operazioni di rito, l’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Taranto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Quotidiano Di Puglia