Lizzano si mobilita e lo fa in tempi rapidissimi. “Siamo una comunità in subbuglio”, dice il presidente del consiglio comunale Chiara Caniglia, poco dopo la...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Un’intera cittadinanza è in movimento per difendere ciò a cui è maggiormente legata. Il convento San Pasquale Baylon di Lizzano dopo ben 300 anni di storia – dicono i promotori del comitato No Chiusura - potrebbe perdere i suoi amatissimi frati, perdita che nessun lizzanese può accettare. Proprio per questo, si è formato un comitato spontaneo che ha preso la decisione di indire una marcia, un intenso momento di preghiera, per far si che lo Spirito del Signore soffi sulle menti della popolazione lizzanese e di chi, a breve, prenderà in mano le sorti del nostro convento».
A dire il vero, è bene precisare che, anche qualora la decisione restasse immutata, ciò che cambierebbe sarebbe sostanzialmente l’assenza dei frati, perché il convento, come luogo liturgico, resterebbe a disposizione della diocesi. Dunque, proseguirebbero le attività connesse alla parrocchia, come il catechismo, cresime, messe, processioni. Cesserebbe di esistere invece, le attività pastorali dei frati. «Ma non solo – dice il sindaco Dario Macripò – i frati sono stati in grado di rendere vivo l'associazionismo e le iniziative che, nel tempo, hanno impreziosito il nostro territorio. Sarebbe una perdita enorme per Lizzano».
In bilico tra l'altro, ci sarebbe anche il convento di Sava che, tuttavia, non essendo parrocchia, come invece quello di Lizzano, resterà comunque ai frati minori. «Per chi come me ha vissuto il carisma francescano – dice un giovane del luogo – comprende che non sarà più la stessa cosa, se i frati andranno via. Noi lizzanesi li amiamo e lo dimostreremo. Dal 1742, dimorano in quel convento e hanno sempre aiutato i lizzanesi e i paesi vicini» Incisiva appare anche l'azione dell'amministrazione comunale che non intende restare a guardare. «Siamo pronti ad impegnarci al massimo – prosegue il sindaco – perché i frati non abbandonino Lizzano. Credo, tra l'altro che si tratti di una delle pochissime comunità pugliesi di frati alcantarini ed allora, è nostro dovere tutelare questa permanenza nella nostra comunità. Hanno fatto tantissimo per Lizzano e sono, senza dubbio, un punto di riferimento importante per tutti noi».
Ad oggi, sono due i frati che vivono nel convento e pare sia proprio questo limite numerico il problema, oltre alla presenza di diversi conventi nel raggio di pochi chilometri. La decisione definitiva comunque, dovrebbe arrivare a giugno, quando il capitolo dei frati minori si riunirà nuovamente per definire la programmazione del prossimo triennio. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia