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Le candidature di Sabrina Pontrelli e Gianni Liviano come consiglieri comunali a Taranto nella lista del Pd avrebbero sollevato un acceso dibattito all’interno del partito. Le ragioni che avrebbero portato diversi iscritti a storcere il naso sarebbero state di natura differente, ma accomunate dalla contrarietà nel veder considerato il proprio partito alla stregua di un “autobus”.
I malumori
In particolare, nel caso dell’ex assessore regionale Gianni Liviano ci sarebbe stato chi ha ricordato che già in passato il Pd, candidando Liviano nella propria lista, gli ha permesso essere eletto, cedendogli una postazione che magari sarebbe potuta essere assegnata a qualcun altro. L’ex amministratore, però, una volta raggiunto l’obiettivo, si è svincolato dai dem per proseguire un percorso personale, (sempre nel centrosinistra). Da qui la contrarietà di molti a perseverare nell’applicazione di questo schema. Avrebbe poi fatto discutere anche la candidatura di Sabrina Pontrelli che attualmente siede in consiglio a Crispiano, eletta in una lista civica di area centrodestra. Alla scorse regionali, Pontrelli ha, inoltre, sostenuto per la Regione l’attuale consigliere di FdI Renato Perrini. Con quest’ultimo, però, negli ultimi tempi i rapporti si sarebbero raffreddati, anche per la mancata ricandidatura alla Provincia di Taranto. Nel frattempo, però, l’intesa con l’esponente di centrodestra sarebbe stata soppiantata dal dialogo con un altro consigliere regionale, stavolta del Pd, Enzo Di Gregorio.
In un primo momento, l’ipotesi di candidare Pontrelli a Taranto sarebbe stata scartata dal Pd, ma poi ci sarebbe stato un ripensamento, a seguito della presa di posizione in suo favore di Di Gregorio e del presidente dell’Amiu Giampiero Mancarelli, i quali si sarebbero detti disposti ad accogliere Liviano a patto che fosse fatto spazio alla consigliera di Crispiano. Ieri il commissario provinciale del Pd ha inviato un comunicato stampa in cui, tra le altre cose, si fa riferimento all’avvicinamento al partito di Sabrina Pontrelli. «Ovviamente, - precisa Oddati - mi e ci fa piacere un riconoscimento di questo tipo e la sua candidatura può essere presa in considerazione solo dopo le dimissioni da consigliere comunale del Comune di Crispiano e la disponibilità ad un dialogo con la stessa comunità del Pd di Crispiano, oltre che di Taranto». In realtà, le parole di Oddati giungono un po’ tardive visto che la consigliera lo scorso 27 marzo sul proprio profilo facebook aveva pubblicato un post in cui c'era già sua foto ed il suo commento mentre firmava la candidatura al consiglio comunale di Taranto sotto il simbolo del Partito democratico. «Ci sono momenti - si legge - che fissi nella testa e nel cuore perché grandi sono le emozioni che hai vissuto. Questo quello che ho provato firmando la mia candidatura per la città di Taranto».
Un dato, questo, che venne subito raccolto dal consigliere regionale Massimiliano Stellato che sulla medesima piattaforma commentò: «Vi ricordate le accuse del Pd riguardo al trasformismo? Bene, dopo tanti amici “trasformisti” passati da destra con il centrosinistra di Melucci, ecco un altro esempio».
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