Lavoro di cittadinanza. Il Comune ha aderito

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«È possibile realizzarsi solo attraverso il lavoro». Lo ha dichiarato il sindaco di Taranto Ippazio Stefàno in occasione dell’evento che si...

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«È possibile realizzarsi solo attraverso il lavoro». Lo ha dichiarato il sindaco di Taranto Ippazio Stefàno in occasione dell’evento che si è svolto ieri mattina presso la biblioteca comunale Acclavio sul tema del "Lavoro minimo di cittadinanza", un’opportunità di inclusione sociale attiva. Si tratta di un incontro tra i lavoratori che non possono più beneficiare di ammortizzatori sociali e le imprese disponibili a fornire loro tirocini formativi, un argomento spiegato dall'assessore regionale alla formazione e lavoro Sebastiano Leo, dal funzionario della Regione Puglia Francesca Abbrescia e dall'assessore alle politiche del lavoro del Comune di Taranto Francesco Cosa. Il convegno è stato moderato dal giornalista Angelo Caputo.


I principali strumenti di attuazione della strategia regionale per l'inclusione sociale attiva si chiamano “Lavoro minimo di cittadinanza" e “Cantieri di cittadinanza”. «Noi crediamo fermamente nel ruolo dell’uomo e della persona che si può realizzare a pieno solo quando è completato con il lavoro che è un diritto e dovere – ha affermato il primo cittadino che ha portato i saluti – aumenta l’autostima e la stima degli altri, gli uomini sono utili quando servono alla società, se il lavoro è fine a se stesso, non è importante e non da valore materiale e morale, il frutto deve ricadere sugli altri. Seguendo questa filosofia, anche se non è compito del Comune creare dei posti di lavoro, aderiamo a tutte le iniziative che lo Stato e la Regione offrono per creare formazione e occupazione. In questo caso garantiamo a chi non ha un’attività lavorativa, un minimo di sostegno e crescita professionale. Queste iniziative servono ad una pace sociale, altrimenti si creano disuguaglianze inaccettabili che portano a divisioni tra le persone».

Tra le spese ammissibili nel lavoro minimo di cittadinanza ci sono le assicurazioni, la sicurezza, il tutor aziendale e i servizi integrativi. L’assessore alle politiche del lavoro Francesco Cosa ha spiegato la misura nei dettagli: «Vogliamo stimolare il mondo dell’impresa e delle cooperative affinché sia presentato nel sistema Puglia dedicato a Taranto un catalogo di progetti e di tirocini formativi. Ci aspettiamo una grande risposta dal mondo dell’impresa perché c’è l’opportunità di avere forza lavoro gratis grazie ad un tirocinio di 6 mesi che permetterà ai lavoratori di ricevere intorno alle 500 euro mensili, fino a settembre. I beneficiari di questa misura sono tutti coloro che percepiscono ammortizzatori sociali, ma la novità è che la platea si è allargata anche a coloro che hanno terminato tali misure. Questa forza lavoro sarà caricata sul sistema Puglia aspettando che siano presentati i progetti di tirocini formativi, ormai siamo nell’era del digitale, la piattaforma è il luogo di incontro tra lavoratori e aziende».

L’assessore Cosa ha specificato le somme disponibili per il progetto: «Per il momento Taranto ha 366mila euro da spendere. Inoltre il capoluogo ionico ha livelli di disoccupazione molto alti, potremmo attingere anche a risorse che non sono state spese da altri Comuni, infatti, la Regione Puglia ha messo a disposizione complessivamente 7 milioni, se alcuni ambiti non dovessero centrare l’obiettivo questi fondi potrebbero essere destinati alla nostra città».

«Il compito dell’amministrazione comunale è di animare il territorio – ha concluso l’assessore Cosa - noi auspichiamo a una ricollocazione di questi lavoratori, non facciamoci scappare l’occasione di fare rete». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia