«Mamma non c’è più». Con queste parole rivolte ai medici del Moscati, Giovanni Diofano ha cominciato a squarciare il velo sulla verità di...
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La sua mente sconvolta lo ha portato in quella borgata dove vivono alcuni familiari. Ha lasciato la sua vettura in una stradina e poi ha cominciato a camminare continuando a vaneggiare. Sarebbe entrato anche in alcuni esercizi commerciali, infastidendo alcuni avventori e passanti.
Le sue parole senza senso e le sue urla hanno spaventato più di qualcuno che si è trovato di fronte l’uomo, peraltro dotato di una mole non indifferente. A quel punto è scattato l’allarme.
L’esagitato è stato raggiunto da una pattuglia dei carabinieri della stazione dell’ex borgata jonica. I militari hanno faticato non poco per fermarlo e, vista la situazione, hanno richiesto l’intervento di un’ambulanza. Inevitabile il ricorso al Tso.
Sembrava finito tutto lì. E invece, poco a poco, è venuta fuori la tragedia che si era consumata a diversi chilometri di distanza, nel cuore del rione Salinella.
Il personale medico, infatti, ha chiesto al paziente notizie sui suoi familiari. Quando ha parlato della mamma è giunta anche la prima ammissione. Le parole del 47enne, pronunciate tra tante frasi senza senso, hanno ovviamente imposto un controllo.
I carabinieri sono piombati nella casa di via Lago di Monticchio e purtroppo hanno trovato il cadavere della povera Lucia Matarrelli.
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Quotidiano Di Puglia