Infermiere condannato a 4 anni e 2 mesi: molestie sessuali a una paziente di 74 anni

Infermiere condannato: molestò sessualmente una paziente di 74 anni
Quattro anni e due mesi di reclusione. E in più l’obbligo di risarcire l’anziana vittima, che si è costituita parte civile in giudizio. Questa la pena...

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Quattro anni e due mesi di reclusione. E in più l’obbligo di risarcire l’anziana vittima, che si è costituita parte civile in giudizio. Questa la pena inflitta nel pomeriggio di oggi ad un infermiere tarantino di 53 anni, finito sotto processo con l’accusa di violenza sessuale per aver molestato sessualmente una paziente di 74 anni. Lo sconcertante episodio giunto al vaglio del giudice Alessandra Rita Romano si sarebbe verificato l’estate scorsa nella struttura sanitaria nella quale la donna era stata ricoverata per la sua riabilitazione.

Stando a quanto riportato nel capo di imputazione, l’imputato avrebbe approfittato delle condizioni precarie della sfortunata anziana per palpeggiarla ripetutamente. La malcapitata avrebbe subito attenzioni davvero sgradevoli da parte di quell’uomo che avrebbe dovuto accudirla. In più occasioni la paziente sarebbe stata molestata e palpeggiata nelle parti intime, in particolare durante le ore notturne.

Il quadro confermato

Un comportamento davvero inaccettabile che la vittima ha subito confidato ai familiari e che sarebbe stato riscontrato anche dalle testimonianze di altri pazienti. Un quadro avvilente che è finito in una denuncia e che ha innescato il procedimento a carico del 53enne. Il pubblico ministero Rosalba Lopalco, infatti, ha prontamente delegato una serie di accertamenti con l’ascolto di alcuni testimoni. 

Gli elementi raccolti dagli investigatori hanno corroborato il racconto dell’anziana e per l’infermiere è scattata l’incriminazione per violenza sessuale. Accusa per la quale il pm Lopalco ha chiesto immediatamente il rinvio a giudizio. Il tarantino, però, ha subito scelto di imboccare la strada del rito abbreviato che, come è noto, consente di assicurarsi lo sconto secco di un terzo della pena prevista. Stamattina, nell’aula delle udienze preliminari, al piano terra del palazzo di giustizia di via Marche, è stata celebrata la decisiva camera di consiglio. 

Durante la sua requisitoria il pubblico ministero di udienza ha chiesto la condanna dell’uomo sott’accusa a tre anni di reclusione. Dopo la discussione del legale di parte civile e del difensore dell’imputato, il giudice Romano si è ritirata in camera di consiglio per raggiungere il verdetto. Nel pomeriggio è giunta la sentenza di condanna a quattro anni e due mesi di reclusione.

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Quotidiano Di Puglia