Incendio all'ex hotel Palace di Taranto, fermato 35enne: pretendeva di usare lo stesso luogo come riparo per la notte

Incendio all'ex hotel Palace di Taranto, fermato 35enne: pretendeva di usare stesso luogo della vittima per la notte
Il presunto autore dell'incendio appiccato la notte tra l'1 e il 2 maggio nell'ex Hotel Palace di Taranto, in cui è rimasto gravemente ustionato un 33enne...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il presunto autore dell'incendio appiccato la notte tra l'1 e il 2 maggio nell'ex Hotel Palace di Taranto, in cui è rimasto gravemente ustionato un 33enne originario del Mali, è stato individuato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto dai carabinieri.

Si tratta di un 35enne marocchino sprovvisto di permesso di soggiorno e senza fissa dimora, parcheggiatore abusivo, gravato da precedenti di polizia per reati contro la persona e occupazione abusiva di luoghi pubblici.

 

I fatti

 

Il movente del gesto, secondo gli investigatori, è da ricondursi alla pretesa da parte del marocchino fermato di utilizzare per la notte il posto prescelto dalla vittima, all'interno del locale caldaie dell'ex Hotel.

Mentre il giovane maliano dormiva, qualcuno, esternamente, ha appiccato fuoco all'unica porta che ne consentiva l'uscita. Il 33enne è così rimasto intrappolato sino a quando le fiamme non si sono estinte autonomamente, ma ha riportato ustioni sul 60% del corpo.

È tuttora ricoverato in prognosi riservata nel Centro grandi ustionati dell'ospedale Perrino di Brindisi. Grazie alle indicazioni fornite dalla vittima, all'analisi dei filmati di alcune telecamere di videosorveglianza e alle testimonianze fornite da alcuni migranti, il cerchio dei sospettati è andato via via restringendosi fino alla identificazione del marocchino quale principale indiziato.

Il 35enne è stato bloccato all'interno di un appartamento in stato di abbandono. Pur non ammettendo esplicitamente le proprie responsabilità, il fermato ha affermato di conoscere il maliano e di essere stato sul luogo dell'incendio.

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia