Tragedia sfiorata la scorsa notte a Sava, in provincia di Taranto, per un incendio scoppiato all'interno di un appartamento occupato da tre persone, madre e due figli. Il...
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È così partita la telefonata alla centrale operativa dei vigili del fuoco di Taranto dove è scattato l'allarme assegnato al vicino distaccamento di Manduria. Dalla città messapica è partita l'autobotte con la squadra dei pompieri che in pochi minuti ha raggiunto il luogo della chiamata. Quando i vigili sono arrivati in via Fratelli Bandiera a Sava, il fumo usciva copioso da una finestra al primo piano. I soccorritori con l'elmetto sono così saliti mettendosi a lavoro. Nell'appartamento erano ancora presenti la madre cinquantenne con due figli, un ragazzo e una ragazza di 20 e 22 anni che sono stati invitati a mettersi al sicuro. In poco tempo le fiamme che avevano già distrutto il letto e altri arredi, sono state spente dagli idranti mentre la casa restava pericolosamente invasa dal fumo denso e dall'odore pungente.
Mentre i vigili del fuoco erano intenti a mettere in sicurezza l'ambiente sono stati richiamati da un latrare disperato che proveniva dal terrazzo. Si trattava del cane di famiglia, un pitbull, rimasto intrappolato nel pianerottolo invaso anche quello dal fumo. È toccato al caposquadra Benito Bisci salire le scale per salvare il cane che rischiava l'asfissia. L'operazione di salvataggio non è stata semplice perché lo stato di agitazione del cane lo rendeva particolarmente aggressivo. È stato comunque bravo il caposquadra dei vigili a rassicurarlo a tal punto da farsi prendere in braccio.
Il pompiere e il pitbull hanno così raggiunto il resto della famiglia che era stata portata in strada affollata dai numerosi vicini svegliati dal trambusto. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri della stazione di Sava che con i vigili del fuoco hanno cercato di capire l'origine del rogo responsabile di ingentissimi danni agli arredi e alle pareti. La ricognizione dei luoghi ha potuto escludere il dolo dell'incendio che è stato attribuito ad una stufetta elettrica lasciata accesa troppo vicino al letto. Il calore ha fatto incendiare le coperte mentre l'odore acre ha fatto svegliare in tempo chi ci dormiva.
Per più di due ore la strada è rimasta affollata di persone, soccorritori e forze dell'ordine. I componenti della famiglia hanno avuto solo una leggera intossicazione con irritazione delle vie aeree e degli occhi che non ha reso necessario nessun trattamento sanitario. Infreddoliti e sotto choc, sono stati ospitati da parenti perché gli ambienti del piccolo appartamento non era ancora praticabile. In mattinata si è proceduto alla conta dei danni. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia