TARANTO - Dodici dipendenti dell'Ilva hanno presentato un esposto alla questura di Taranto per presunta violazione della privacy in relazione alla pubblicazione...
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Il dipendente in possesso delle credenziali di accesso sulla propria posizione ha avuto la possibilita' di visualizzare e consultare la documentazione personale (CU2015, documento di riconoscimento e cedolini paga con relativo codice Iban) degli altri colleghi. L'azienda in amministrazione straordinaria dell'Ilva, replicando a una richiesta di chiarimenti dell'esecutivo di fabbrica Fim, Fiom e Uilm, aveva sostenuto che non era ravvisabile alcuna violazione in quanto "nell'ambito della disciplina fallimentare attualmente in vigore, la verifica dei crediti - osservava l'Ilva - deve essere svolta consentendo un pieno contraddittorio non solo tra il singolo creditore e l'organo commissariale ma altresi' tra gli stessi creditori della procedura". Quindi, "ciascun creditore, al fine di potere esercitare i propri diritti" doveva essere "messo nelle condizioni - aggiungeva l'azienda - di prendere visione delle insinuazioni allo stato passivo formulate dagli altri creditori e dei documenti ad esse allegati".
L'esposto per violazione della privacy e' stato presentato per conto degli operai dall'avvocato Ylenja Lucaselli, che oggi ha spiegato i dettagli dell'iniziativa davanti alla sede del Tribunale, alla presenza dell'europarlamentare Rosa D'Amato (M5S) e del lavoratore dell'Ilva Aldo Schiedi, uno dei sottoscrittori della denuncia. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia