"Noi non siamo parte processuale, in senso tecnico, nella vicenda Svizzera, chi potrà fare ricorso, se lo riterrà, è la procura di Zurigo, la cui decisione è stata modificata...
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A margine di un incontro della Fondazione Ansaldo a Genova, Carrubba ha spiegato che "tutte le strade vanno perseguite perché siamo convinti della bontà e della fondatezza dell'operazione che tende, sostanzialmente, a mettere a disposizione della società delle risorse importanti che vanno nell'interesse non solo dell'ambiente e del territorio ma anche della stessa società". "La situazione dell'Ilva - ha aggiunto Carrubba - è delicata e questa situazione ha aggiunto un elemento di indubbia preoccupazione ma pensiamo ci sia un impegno unitario delle istituzioni, dal governo alle autorità locali, da Taranto a Genova. Abbiamo passato momenti difficili, troveremo una soluzione per passare anche questo".
La decisione dei giudici svizzeri che hanno bloccato il trasferimento in Italia di 1,2 miliardi di euro della famiglia Riva destinati agli interventi di ambientalizzazione dello stabilimento Ilva di Taranto "non compromette la situazione in modo decisivo perché gli interventi a Taranto vanno fatti", ha poi spiegato Carrubba, a Genova per un incontro organizzato dall'Archivio Ansaldo, rispondendo alle preoccupazioni dei sindacati.
Anche "se la newco viaggia su tempistiche e procedure diverse, indubbiamente il tema ambientale e' fondamentale perché senza di quello non c'è newco che regga", ha aggiunto Carrubba: "Ciò che è accaduto deve essere tenuto nella giusta considerazione ma non va drammatizzato perché su Ilva c'è un impegno nazionale, dal governo al parlamento agli enti locali, e credo che questo team nazionale sia sufficientemente forte da far fronte anche a queste difficoltà. Noi lavoriamo in questa direzione".
Riguardo agli investimenti per lo stabilimento di Genova Carrubba ha affermato che "Genova è un pezzo del ciclo produttivo Ilva e sappiamo che ha un'importanza rilevante non solo per il territorio. L'Ilva, per quanto ci riguarda, è fatta in maniera inscindibile dagli stabilimenti di Genova, Novi e Taranto e dei vari impianti che abbiamo. Non c'è alcuna distinzione di sorte". Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia