Ilva, ricorso straordinario dei cittadini a Mattarella

Ilva, ricorso straordinario dei cittadini a Mattarella
Un gruppo di cittadini di Taranto, su iniziativa dell'ex consigliere comunale Lina Ambrogi Melle, ha notificato - attraverso gli avvocati Andrea Saccucci, Matteo Magnano e...

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Un gruppo di cittadini di Taranto, su iniziativa dell'ex consigliere comunale Lina Ambrogi Melle, ha notificato - attraverso gli avvocati Andrea Saccucci, Matteo Magnano e Roberta Greco - un ricorso straordinario al presidente della Repubblica, con la richiesta di sospensiva, avverso il DPCM del 29 settembre 2017 che contiene il piano ambientale dell'Ilva. Gli stessi cittadini avevano già presentato un atto di intervento «ad adiuvandum» nei giudizi promossi, dinanzi al Tar Puglia di Lecce, dalla Regione Puglia e dal Comune di Taranto, avverso lo stesso Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Hanno aderito anche Giustizia per Taranto, Peacelink e Fondo Antidiossina. «Abbiamo deciso di impugnare questo DPCM che ha valore di nuova Aia per l'Ilva - spiega in una nota Ambrogi Melle, già promotrice di un ricorso collettivo alla Corte europea dei diritti umani (Cedu) di Strasburgo contro lo Stato italiano per presunta violazione dei diritti alla vita, alla salute ed alla vita familiare - perché altrimenti diventerebbe efficace e definitivo fino al 2023 e nessuno potrebbe successivamente intervenire anche in caso di reiterazione di reati gravissimi in quanto i nuovi acquirenti dell'Ilva, come gli attuali commissari straordinari, sono protetti da un'anomala immunità penale ed amministrativa che in altri termini significa avere licenza di uccidere i tarantini. Noi - conclude - non possiamo rimanere inermi di fronte ad una politica che continua a proteggere gli interessi economici di privati a discapito della salute di una popolazione e sentiamo il dovere di percorrere fino in fondo ogni possibile strada legale per ottenere giustizia e rispetto per le nostre vite.
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Quotidiano Di Puglia