Gli ex azionisti dell'Ilva hanno inviato una memoria Direzione Concorrenza della Commissione Ue, nel quadro della procedura avviata da Bruxelles per presunti aiuti di stato,...
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Nel documento si sottolinea che l'esproprio dell'Ilva subito da Riva Fire e' avvenuto in base a due perizie senza "attendibilita' scientifica" e "probatoria" assunte dal Gip di Taranto, "senza contraddittorio con palese violazione dei piu' basilari cardini della Costituzione italiana e della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo".
Parlando ancora delle due perizie, la memoria contesta "errori tecnico scientifici" e "inconsistenza probatoria". Le risultanze epidemiologiche sarebbero prive "di ogni validita' scientifica" perche' "contravvenendo ai canoni della comunita' scientifica (...) utilizza anche intervalli di confidenza dell'80%" e non del 95%.
Inoltre la perizia "formula stime di malattie e di decessi applicando un valore delle emissioni diverso da quello previsto dalla legge in vigore in Italia e pari a 40 micro-g/m3" usando invece il "valore obiettivo auspicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' nel 2006 pari a 20 micro-g/m3". Un valore che "l'Italia - come la grande maggioranza dei Paesi europei - non ha ancora recepito".
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Quotidiano Di Puglia