Ilva, ex azionisti all'Ue: perizie non attendibili

La direzione dell'Ilva di Taranto
Gli ex azionisti dell'Ilva hanno inviato una memoria Direzione Concorrenza della Commissione Ue, nel quadro della procedura avviata da Bruxelles per presunti aiuti di stato,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Gli ex azionisti dell'Ilva hanno inviato una memoria Direzione Concorrenza della Commissione Ue, nel quadro della procedura avviata da Bruxelles per presunti aiuti di stato, procedura alla quale Riva Fire partecipa come soggetto interessato.


Nel documento si sottolinea che l'esproprio dell'Ilva subito da Riva Fire e' avvenuto in base a due perizie senza "attendibilita' scientifica" e "probatoria" assunte dal Gip di Taranto, "senza contraddittorio con palese violazione dei piu' basilari cardini della Costituzione italiana e della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo".

Parlando ancora delle due perizie, la memoria contesta "errori tecnico scientifici" e "inconsistenza probatoria". Le risultanze epidemiologiche sarebbero prive "di ogni validita' scientifica" perche' "contravvenendo ai canoni della comunita' scientifica (...) utilizza anche intervalli di confidenza dell'80%" e non del 95%. 

Inoltre la perizia "formula stime di malattie e di decessi applicando un valore delle emissioni diverso da quello previsto dalla legge in vigore in Italia e pari a 40 micro-g/m3" usando invece il "valore obiettivo auspicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' nel 2006 pari a 20 micro-g/m3". Un valore che "l'Italia - come la grande maggioranza dei Paesi europei - non ha ancora recepito".
  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia