Ilva, via le traversine: ripulite due aree sotto sequestro

Ilva, via le traversine: ripulite due aree sotto sequestro
L' Ilva ha completato lo smaltimento delle traversine ferroviarie e dei pneumatici fuori uso, per un totale di oltre 15.500 tonnellate. Si tratta di interventi...

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L' Ilva ha completato lo smaltimento delle traversine ferroviarie e dei pneumatici fuori uso, per un totale di oltre 15.500 tonnellate. Si tratta di interventi complessi realizzati dall'azienda in amministrazione straordinaria nell'ambito delle attività di ambientalizzazione e bonifica dello stabilimento. «Il materiale - viene spiegato in una nota dall'azienda - è stato smaltito nei tempi previsti e nel rispetto dei più rigidi protocolli ambientali e di sicurezza. Le traversine ferroviarie e i pneumatici fuori uso si trovavano all'interno dello stabilimento in due aree attualmente sottoposte a sequestro».

Le operazioni sono state svolte in due fasi. Gli interventi di smaltimento delle traversine ferroviarie avviate il 19 luglio 2016 e concluse due giorni fa rientrano nella prescrizione Ua
27, che prevede la rimozione e la caratterizzazione dei suoli dell'area: circa 83.500 metri quadrati, ubicati nel Comune di Statte, in prossimità dell'area Mater Gratiae. Qui si trovavano circa 7.800 tonnellate di traversine dismesse, ma anche altri materiali.
L' Ilva sottolinea inoltre di aver completato il 30 giugno scorso la rimozione dei pneumatici fuori uso che si trovavano all'interno dello stabilimento in un'area di circa 20mila metri quadrati, anch'essa sottoposta a sequestro e resa accessibile temporaneamente. Questo progetto era stato avviato dall'azienda il 25 ottobre 2016 per adempiere alla prescrizione Ua 26 che prevede la rimozione del materiale e la caratterizzazione dei suoli dell'area interessata, su cui erano presenti, oltre ai pneumatici fuori uso (circa 3.200 tonnellate), legname, materiale ferroso, tubi idraulici in gomma, nastri trasportatori in gomma. Così come per le traversine, l'azienda si è impegnata a realizzare un'indagine per la caratterizzazione dei suoli.  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia