Giudizio immediato per l'ex procuratore di Taranto

Giudizio immediato per l'ex procuratore di Taranto
La Procura di Potenza ha chiesto il giudizio immediato con l'accusa di tentata concussione per l'ex procuratore capo di Taranto Carlo Maria Capristo, arrestato...

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La Procura di Potenza ha chiesto il giudizio immediato con l'accusa di tentata concussione per l'ex procuratore capo di Taranto Carlo Maria Capristo, arrestato il 19 maggio (e liberato ieri dopo tre mesi agli arresti domiciliari è tornato in libertà l'ex procuratore di Taranto

Carlo Maria Capristo su decisione del  gip del Tribunale di Potenza Antonello Amodeo che ha accolto l'istanza della difesa) in un'inchiesta in cui è coinvolto in concorso con altre quattro persone con l'accusa di aver fatto pressioni a un pm. La prima udienza dibattimentale è stata fissata al 12 ottobre davanti al Tribunale di Potenza. Stessa richiesta per i tre imprenditori baresi Giuseppe, Cosimo e Gaetano Mancazzo. L'accusa iniziale era di induzione indebita a dare o promettere utilità, riqualificata in tentata concussione dal tribunale del Riesame di Potenza. Le parti offese sono i sostituti procuratori Silvia Curione e Lamberto Marazia, in servizio a Trani e Taranto al momento dei fatti contestati (ora sono entrambi a Bari). Ha richiesto il patteggiamento l'ispettore di polizia Michele Scivittaro, altro indagato nell'inchiesta della Procura di Potenza, con richiesta di pena di un anno e dieci mesi su cui la parola passerà nelle prossime settimane al gip di Potenza. Scivittaro è tornato nel frattempo in libertà. Secondo l'accusa, in concorso, i cinque avrebbero operato per indurre il pm Curione a procedere in sede penale, senza che ne ricorressero i presupposti, contro una persona denunciata per usura dagli imprenditori.  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia