​Gioco illegale, evasione da oltre 1 milione di euro

Gioco illegale, evasione da oltre 1 milione di euro
È pari a oltre un milione di euro l'evasione fiscale messa in atto da due associazioni culturali tarantine in relazione all'illecito utilizzo di apparecchi e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

È pari a oltre un milione di euro l'evasione fiscale messa in atto da due associazioni culturali tarantine in relazione all'illecito utilizzo di apparecchi e congegni da divertimento, del tipo Amusement with prizes, in grado di corrispondere ai giocatori vincite in denaro. È quanto scoperto dai finanzieri del comando provinciale di Taranto durante controlli a contrasto del gioco illegale e irregolare. I controlli rappresentano lo sviluppo, sul piano fiscale, di numerose operazioni di servizio che hanno portato all'individuazione e al sequestro di 18 apparecchi da divertimento e intrattenimento non collegati alla rete telematica dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e alla segnalazione alla competente Autorità amministrativa di due persone.

Ricostruito il volume complessivo delle giocate e quantificata in oltre 4,2 milioni di euro la base imponibile sottratta a tassazione, gli investigatori del Gruppo di Taranto hanno constatato l'evasione del prelievo unico erariale per un importo di oltre un milione. I controlli dei finanzieri proseguono allo scopo di prevenire e reprimere ogni forma di illegalità e di abusivismo nel settore dei giochi, compresi quelli on line. Il prelievo unico erariale, istituito nell'ordinamento italiano nel 2003, è un tributo che grava sui titolari degli apparecchi e dei congegni da divertimento ed è commisurato alle somme giocate e registrate sui relativi contatori.

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia