Giochi del Mediterraneo 2026, Melucci insiste: «Iacovone rifatto ex novo». Ma il tempo sta per scadere

Il sindaco: «Mancano solo i soldi del Governo e l’adesione del Taranto». Ma Ferrarese considera ormai irrealizzabile il rifacimento totale

Il rendering del nuovo stadio Iacovone
Melucci non molla. Il sindaco, con un breve video postato sui social, ha ribadito che il Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo 2026 va avanti con il progetto del...

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Melucci non molla. Il sindaco, con un breve video postato sui social, ha ribadito che il Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo 2026 va avanti con il progetto del nuovo stadio Iacovone. Nuovo, non ristrutturato. 


È una risposta diretta a quanto affermato nei giorni scorsi dal commissario degli stessi Giochi, Massimo Ferrarese, che considera non più percorribile la strada del rifacimento ex novo della struttura per un problema di tempi, aprendo invece ad una robusta riqualificazione della struttura esistente al quartiere Paolo VI. Ipotesi fermamente respinta dal sindaco Melucci che invece rilancia sul progetto già presentato.

«I nostri tecnici - ha sottolineato Melucci - ci hanno chiarito che la riqualificazione della struttura esistente non è praticabile. Pertanto l’unica soluzione rimane quella da noi prospettata, vale a dire un nuovo stadio con annesse una serie di infrastrutture volte a migliorare la vivibilità dell’intero quartiere».

Il corto circuito

Insomma, la sensazione è che si continui ad andare avanti ognuno per proprio conto, non bastassero i ritardi accumulati in questi anni. E, a proposito di ritardi, il primo cittadino e presidente del Comitato organizzatore, ha puntualizzato che per realizzare il progetto del nuovo stadio Iacovone «servirebbero circa 700 giorni di lavoro». Un dato su cui riflettere perché in realtà, alla cerimonia di inaugurazione dei Giochi mancano poco più di 1000 giorni e, considerando la necessità di completare le opere ampiamente prima dell’avvio della gare, già oggi ci sarebbe la necessità di partire con i lavori immediatamente (anche per compensare intoppi sempre in agguato, come dimostra la vicenda del nuovo ospedale San Cataldo). Decisamente, una condizione lontanissima dalla realtà.

Nei giorni scorsi, dal Comune è partita una pec indirizzata al Rti della Redsport che ha realizzato il progetto. «Si va - ha aggiunto - verso la dichiarazione di pubblico interesse dell’opera. A questo punto mancano solo due elementi: la copertura finanziaria del Governo, per la quale torno a sollecitare il commissario Ferrarese. E poi l’adesione chiara al progetto da parte della società calcistica del presidente Giove, che ancora non è arrivata. Invito tutti a fare in fretta, perché siamo ancora in tempo per realizzare quanto previsto, con la buona collaborazione di tutti».
 

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Quotidiano Di Puglia