Giochi del Mediterraneo, la Regione Puglia scrive al ministro Abodi per chiedere un incontro

Giochi del Mediterraneo, la Regione Puglia scrive al ministro Abodi per chiedere un incontro
La bozza della lettera per il ministro dello Sport, Andrea Abodi, è stata preparata, sottoposta al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e dovrebbe essere...

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La bozza della lettera per il ministro dello Sport, Andrea Abodi, è stata preparata, sottoposta al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e dovrebbe essere inviata nelle prossime ore - se non è già stata inviata - allo stesso ministro. La Regione chiede un incontro al Governo per confrontarsi e ribadisce la sua disponibilità a discutere sulla revisione del comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo in programma a giugno 2026 a Taranto.

L'invito del ministro Andrea Abodi

Viene quindi raccolto l’invito di Abodi che ha dichiarato: «Siamo disponibili, su nuovi presupposti, a consentire la celere ricostituzione del soggetto organizzatore per garantire il rispetto delle scadenze previste per la realizzazione dell’evento sportivo. Nei prossimi giorni, d’intesa con il ministro Fitto, inviterò al tavolo il presidente del Coni Malagò, insieme ai rappresentanti della Regione Puglia e del Comune di Taranto, per ricomporre il comitato».
Nessuna polemica, nessuna accusa da Bari e da Taranto, almeno sul fronte istituzionale, dopo la decisione del Governo - comunicata dallo stesso Abodi - di uscire dal comitato seguendo l’esempio del Coni che col presidente Giovanni Malagò lo ha già fatto a fine luglio.

Ma diplomazia e passi accorti per provare a ricucire e a rimettere in sesto l’organizzazione dell’evento che richiamerà tra Taranto, Brindisi e Lecce, più altri Comuni, circa 4mila atleti provenienti da 26 Paesi dell’area mediterranea. D’altra parte, che non si vogliano esasperare i toni lo prova anche la linea del silenzio scelta dal sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, uno dei destinatari, insieme ad Emiliano, a Malagò, al ministro Raffaele Fitto e al commissario dei Giochi, Massimo Ferrarese, della lettera di Abodi. Melucci né ieri, né l’altro ieri ha voluto parlare sui Giochi e commentare la lettera di Abodi. Ora, dunque, bisogna attendere la data di convocazione, vedere come si intende ricostruire il comitato, che per il momento ha perso due pezzi importanti, e capire se ci sarà un vero chiarimento o si resterà nell’attuale situazione di scarsa comunicabilità.

Il direttore generale dei Giopchi del Mediterraneo

«Siamo ampiamente disponibili, ci mancherebbe altro, ma fateci una proposta. Malagò e Abodi la devono formulare. I presupposti devono essere quelli di migliorare la governance, l’organizzazione”, dichiara Elio Sannicandro, che del comitato dei Giochi è il direttore generale (oltreché dg di Asset Puglia) e la cui permanenza, nell’organismo, ora potrebbe essere a rischio perché lato Coni non si è visto di buon occhio il suo attivismo nel chiamare le federazioni sportive dopo che il Coni aveva lasciato il comitato.

«Se si mettono d’accordo, siamo felici e contenti. Se non si mettono d’accordo, ci stanno i problemi - aggiunge Davide Tizzano, presidente del comitato internazionale, che è il concessionario dei Giochi -. Riorganizziamo e facciamo un comitato che possa funzionare senza problemi. Dobbiamo però vedere come si pongono i soggetti interessati. Se si pongono con uno spirito costruttivo, si risolve la questione, ma se vanno di nuovo per fare caciara, non si risolve assolutamente nulla».

Organizzazione e ristrutturazioni

Ora come ora, il comitato ha la competenza dell’organizzazione dell’evento mentre tutta la parte impiantistica, tra ristrutturazioni e nuove costruzioni, è nelle mani del commissario Ferrarese (nominato a giugno dal Governo), al quale sono stati accreditati i primi 20 milioni sui 150 deliberati per i Giochi, con la facoltà di poter impegnare tutto il resto. I 150 milioni, approvati nella prima parte del 2022, coprono però solo in parte i costi impiantistici, tant’è che Ferrarese, che sta incontrando i sindaci, sta raccomandando di ridimensionare la parte economica (ed è il caso di Taranto su piscina olimpionica, centro degli sport nautici e PalaRicciardi), oppure di procedere per stralci (ed è il caso degli altri sindaci). In quest’ultimo caso, nel primo stralcio si mette l’opera riconfigurata in base alle previsioni di spesa del masterplan rinviando lo stralcio successivo ai nuovi fondi, se e quando arriveranno (Ferrarese ha detto che servono almeno altri 100 milioni). Per l’organizzazione dell’evento, e qui rientrano accoglienza e ospitalità, si stima un fabbisogno di circa 40-50 milioni. Questa è la parte che dovrebbe interessare più da vicino il comitato. Ma questi soldi ancora non ci sono.

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Quotidiano Di Puglia