OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Un flashmob contro la sentenza del Consiglio di Stato che consente la continuità produttiva allo stabilimento siderurgico è in corso a Taranto davanti alla prefettura. Diversi cittadini e ambientalisti sono sdraiati davanti al Palazzo del governo per protestare contro la prosecuzione della produzione dell'area a caldo della fabbrica.
«I bambini di Taranto vogliono vivere» era scritto in una maglietta indossata da un piccolo con la mascherina da superman, che ha partecipato nel pomeriggio al flash mob di protesta dinanzi alla Prefettura, organizzato da cittadini e associazioni dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato l'ordinanza del sindaco di fermata dell'area a caldo dell'ex Ilva.
«Ci siamo giustamente commossi - ha sottolineato Luca Contrario del movimento Giustizia per Taranto - per la fantastica notizia del ritrovamento del bimbo disperso nei boschi del Mugello», ma «chiedo la stessa empatia degli italiani per salvare i bambini di Taranto condannati a morte per salvaguardare impianti inquinanti e sotto sequestro. Una sospensione evidente dello Stato di diritto - ha detto - una vergogna ignobile di cui tutta la nazione deve sentirsi responsabile». L'associazione Genitori Tarantini Ets ha aggiornato la copertina della propria pagina Facebook con la frase «Noi non dimentichiamo i complici del nostro genocidio».
L'iniziativa è stata promossa dall'associazione "Genitori tarantini" con un invito social: "Se il Taranto Calcio è stato promosso in serie C, la città di Taranto è stata retrocessa nella stessa serie, senza possibilità di future promozioni, sembrerebbe. Dipende da noi. Oggi, 23.06.2021, alle ore 18;00, tutti davanti alla Prefettura per un flash mob di protesta. Portate i vostri bambini e indossate vestiti comodi. Grazie. Per Taranto, Madre bellissima".
Leggi l'articolo completo suQuotidiano Di Puglia