Ex Upim, all’asta l’intero palazzo

Ex Upim, all’asta l’intero palazzo
L’Amat mette all’asta la locazione degli ex magazzini Upim, il complesso immobiliare di via Mazzini angolo via Temenide, di proprietà dell’azienda di...

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L’Amat mette all’asta la locazione degli ex magazzini Upim, il complesso immobiliare di via Mazzini angolo via Temenide, di proprietà dell’azienda di trasporto urbano.

Sono 8.523 mila metri quadrati. Si trova tra il centro e il popoloso quartiere Battisti-Solito Corvisea da anni oggetto di lamentele soprattutto da parte dei residenti e dei commercianti della zona, costretti a condividere e subire il disagio di un’area urbana fortemente compromessa. Un intero isolato dominato dalla facciata dell’immobile (3 piani più l’interrato e il piano terra) con affaccio su piazza Ramellini, principale porta di accesso al quartiere per chi proviene dal Borgo. Un edificio sino al 2013 a servizio del quartiere, con il parcheggio per le auto e il noleggio bici, scivolato poi negli ultimi anni, da quando è stata dismessa per motivi tecnici tale funzione, nel più assoluto degrado.
In più occasioni Confcommercio ha chiesto che l’intera area, e dunque anche l’immobile in questione, per la sua posizione strategica rispetto al quartiere, fosse fatta oggetto di un più complessivo intervento di riqualificazione urbana. Un progetto finalizzato soprattutto a realizzare quelle strutture di servizio di cui il quartiere ed in particolare via Cesare Battisti, ha assoluta necessità.

«In quest’ottica – commenta Lelio Fanelli, presidente della delegazione di quartiere- si era prospettata l’ipotesi di realizzare un parcheggio multipiano, opera che consentirebbe di alleggerire l’area dal traffico urbano. Per la restante parte dell’immobile si poteva ragionare in direzione di una struttura per il tempo libero, per la cultura o i servizi sociali piuttosto che dell’apertura di un nuovo centro commerciale. Dunque un progetto che doveva vedere impegnata accanto alla proprietà dell’immobile, l’amministrazione comunale».
Secondo Fanelli «se si continua a non programmare lo sviluppo della città e a non cogliere le occasioni, e la disponibilità di un immobile di circa novemila metri quadri nel cuore della città sono un’opportunità, Taranto non avrà mai una prospettiva di crescita, e di vero sviluppo economico e sociale».
«D’altra parte - si chiede - siamo certi che l’apertura di un centro commerciale, semmai un discount come sembrerebbe, possa servire a riqualificare la zona? D’altra parte non più di tre anni fa la stessa Amministrazione comunale sembrava fortemente orientata in altra direzione. L’Amat ha necessità di fare cassa e questo è comprensibile, ma che almeno si eviti di svendere al miglior offerente, ponendo una nuova ipoteca sul quartiere».

Confcommercio riporta infine la dichiarazione del 2013 del consigliere Filippo Illiano, allora presidente della Commissione Attività Produttive del Consiglio comunale di Taranto che smentiva l’ipotesi di una possibile realizzazione di un centro commerciale nello stabile ex Upim sito in piazza Ramellini. «Tale immobile è destinato a area di parcheggio e ad uffici e non più ad attività commerciali. Inoltre è oggi di proprietà dell’Amat e non potrà avere altra destinazione. Il commercio di vicinato va difeso a tutela delle famiglie che ci lavorano tutti i giorni», diceva Illiano. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia