«Taranto non perdona. Lei non è gradito nella nostra città e non è degno di calpestare la terra che fu di Falanto lo spartano, dagli dèi e...
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Così l'associazione Genitori Tarantini-Ets in una lettera aperta al vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico nonché capo politico del M5S, Luigi Di Maio. «Apprendiamo dagli organi di informazione - aggiunge il gruppo di genitori - che il 24 aprile sarà a Taranto, la vittima del 'delitto perfettò a cui lei stesso ha destinato il colpo mortale con una semplice firma in calce ad un contratto che poteva, a parere dell'Avvocatura di Stato e nostro, essere tranquillamente rescisso. L'altissima percentuale di voti presi a Taranto dal Movimento, di cui lei è il Capo politico, non raggiunge neppure quel 54% in più di incidenza di tumori che colpiscono i piccoli tarantini nella fascia di età 0-14 anni, rispetto ai coetanei del resto della Puglia (e, diremmo, dell'intera Italia). Un insopportabile numero di questi piccoli non è arrivato e mai arriverà ad esprimere il suo primo voto elettorale». «Il suo Movimento politico non rappresenta più i tarantini». Anche - conclude l'associazione - «i deputati e i senatori di questa terra, eletti nelle vostre fila, come novelli Giuda, hanno tradito le promesse fatte in campagna elettorale e, al pari di esponenti del centrodestra e del centrosinistra hanno contribuito, insieme a lei, alla condanna a morte di questa città». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia