Si è tenuto oggi nella sede del Mise di via Sallustiana, a Roma, il primo tavolo tecnico sulla vertenza ArcelorMittal tra delegazioni Fim, Fiom, Uilm, Invitalia, Ministero...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE ArcelorMittal: i lavoratori bloccano l'ingresso delle merci nel siderurgico
Le organizzazioni sindacali, a quanto si apprende, hanno invocato risposte sia sulla permanenza di ArcelorMittal che sul negoziato in corso per l'ingresso dello Stato nella nuova compagine societaria. «Non smetteremo mai - sottolinea in una nota il segretario generale aggiunto della Fim Cisl di Taranto-Brindisi, Biagio Prisciano - di ripetere che l'unico accordo a cui facciamo riferimento è quello sottoscritto il 6 settembre 2018. Abbiamo chiesto di conoscere i contenuti dell'accordo del 4 marzo 2020 che abbiamo invece appreso da alcune notizie di stampa e ribadito che ai lavoratori in AS deve essere garantita la continuità occupazionale». Il sindacalista riferisce che è stato «posto il problema degli impianti attualmente fermi (ad esempio i Tubifici, Afo5 e Acc1)» e ribadito le problematiche legate alla sicurezza. E' necessario «accelerare il confronto. Taranto e il suo territorio - conclude Prisciano - non possono permettersi ancora ammortizzatori sociali. Bisogna fare in fretta per garantire a tutti la salvaguardia della salute, dell'ambiente e del lavoro». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia