Donna rischia di annegare in mare: intervengono i bagnini

Donna rischia di annegare in mare: intervengono i bagnini
Si era allontanata un bel po’ da riva, Anna Maria, sessantenne in vacanza dalle parti di Pulsano, bellamente distesa sul suo materassino, nel tratto di mare della litoranea...

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Si era allontanata un bel po’ da riva, Anna Maria, sessantenne in vacanza dalle parti di Pulsano, bellamente distesa sul suo materassino, nel tratto di mare della litoranea tarantina tra gli stabilimenti il Gabbiano e Capitan Morgan. A mezzogiorno un colpo di vento, una piccola onda, una distrazione, ma non importa, ha causato la caduta della donna in acqua.

Sono stati vani i tentativi da parte di Anna Maria di ritornare sul materassino e forse, fattasi prendere dal panico, ha rischiato di annegare. I bagnanti hanno immediatamente notato cosa stava accadendo e hanno dato l’allarme, permettendo il rapido intervento di Gabriele Menza e di Giorgio Bernardi, assistenti bagnanti della Federazione Italiana Salvamento Acquatico (Fisa). 

I dettagli

I due, rispettivamente di 21 e 17 anni, si sono precipitati in acqua per soccorrere Anna Maria, prima col pattino, quello rosso che spesso si vede lungo le nostre spiagge, e poi a nuoto. La donna è stata prima messa in sicurezza sul pattino e quindi è stata riportata a riva, dove grazie all’ossigeno in dotazione alla Fisa, somministrato alla sessantenne in crisi respiratoria, la donna ha ripreso a respirare. Sulla battigia sono intervenuti in soccorso Franco Mostarda, anch’egli soccorritore Fisa, e il personale dello staff del lido Capitan Morgan, i fratelli Mauricio e Daniel Lippolis. La donna è stata poi trasportata all’ospedale Ss. Annunziata di Taranto.
L’episodio, che raccontiamo come buona notizia, poteva avere ben altri risvolti, se non ci fosse stata la pronta risposta degli esperti, seppur giovani, assistenti bagnanti: Gabriele Menza, Giorgio Bernardi e Franco Mostarda. Non basta, perché poteva accadere che i soccorritori fossero impegnati su altro, o che al momento dell’incidente non ci fosse nessuno ad osservare. Occorre quindi una educazione da parte di tutti coloro che frequentano, anche solo per svago, il mare.

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Quotidiano Di Puglia