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Riuniti dal pomeriggio di ieri nella sede di Unindustria a Roma, in serata Leonardo e sindacati metalmeccanici stavano ancora lavorando ad un accordo per lo stabilimento di Grottaglie, che in questi mesi ha subito l’impatto del minor ritiro di fusoliere del 787 da parte di Boeing. Accordo che non appare lontano stando alla discussione. Una prima schiarita c’è sulla fermata dello stabilimento. Leonardo, nell’incontro dell’1 luglio, aveva proposto quattro mesi di interruzione, con 931 dipendenti in cassa integrazione a zero ore dal 28 luglio al 3 novembre, più la chiusura collettiva di una settimana dal 12 al 18 agosto. Adesso, invece, lo stop temporaneo dell’intero stabilimento è stato accantonato. Il sito lavorerebbe solo su un turno e la cassa sarebbe a rotazione per il personale. In questo modo si punta a contenere le ripercussioni della minore domanda di fusoliere da parte di Boeing per il 787. Il fatto che non ci si fermi totalmente é sottolineato anche dai sindacati a margine delle trattative.
Un nuovo progetto
Ma l’elemento di novità è dato, oltreché dalla conferma del progetto del convertiplano, l’AW609, anche dall’arrivo di un ulteriore progetto, l’AW101. Quest’ultimo è un elicottero, mentre il primo è un velivolo che da elicottero si trasforma in aereo e viceversa disponendo di cabina pressurizzata. Il convertiplano è un progetto Leonardo. Grottaglie ospiterà la linea italiana di assemblaggio finale dopo quella americana di Philadelphia. Ma c'è un’ulteriore differenza tra l’AW609 e l’AW101. Il primo è un mezzo che può essere usato anche per il trasporto civile, mentre il secondo ha un impiego nel militare.
Con l’AW609 e l’AW101, il sito di Grottaglie - dove lavorano un migliaio di persone - mette a segno due importanti risultati.
Elicotteri
L’altro elemento significativo e che con l’arrivo delle produzioni di due elicotteri lo stabilimento cambia “pelle”. Non è più un sito della sola divisione Aerostrutture, come lo sono quelli di Foggia, Nola e Pomigliano d’Arco, ma diventa multidivisionale. Al suo interno abbraccia più specializzazioni, e cioè Aerostrutture, con la continuità del programma 787, Elicotteri, con l’AW609 e l’AW101, ed Elettronica, con il trasferimento nei prossimi mesi a Grottaglie (ma in un’area autonoma dal resto) delle attività che ora si svolgono a Taranto nel quartiere Paolo VI, laddove era la scuola di formazione della Cisl.
Tornando al 787, il minor ritiro di fusoliere da parte di Boeing non ha determinato solo un vuoto lavoro a Grottaglie, ma anche un accumulo di sezioni costruite e non prese in carico dal committente. Boeing ha frenato non perché il 787 abbia meno richieste di mercato o sia un prodotto superato. Nulla di tutto questo. La realtà, invece, e che si sono susseguiti una serie di esposti alla Federal Aviation Administration americana - esposti presentati anche da ex dipendenti -, che denunciano anomalie e irregolarità nell’assemblaggio finale degli aerei. Emersa, inoltre, anche la falsificazione, da parte di alcuni dipendenti Boeing, dei registri di ispezione, nonché l’uso di componenti di titanio contraffatti. Ora, è vero che a fronte di ogni caso emerso Boeing si é subito attivata con indagini interne e sinora ha sempre assicurato che gli aerei in volo possono continuare a farlo poiché non presentano problemi di sicurezza, ma è altrettanto vero che l’insieme delle vicende ha un impatto reputazionale sulla compagnia, per cui rallentare per ora la produzione, nello specifico del 787, è anche un modo per tenerla meglio sotto controllo. In attesa di riorganizzarsi, tornare alla normalità e riprendere quota con un programma che dall’inizio sino a marzo scorso ha registrato oltre 1.900 ordini, di cui oltre 1.100 già consegnati.
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Quotidiano Di Puglia