Il Consiglio provinciale rischia di restare senza Taranto: «Elezioni da rinviare»

Il Consiglio provinciale rischia di restare senza Taranto: «Elezioni da rinviare»
All’indomani della caduta dell’amministrazione guidata da Rinaldo Melucci, questo giornale era subito emerso  uno degli “effetti collaterali”...

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All’indomani della caduta dell’amministrazione guidata da Rinaldo Melucci, questo giornale era subito emerso  uno degli “effetti collaterali” causati dall’arrivo del commissario prefettizio a Palazzo di Città. Vale a dire il rischio di non avere alcun rappresentante cittadino nel prossimo consiglio provinciale, considerato appunto il vuoto al Comune di rappresentanti eletti dai cittadini.

L'allarme

In un promo momento il rinnovo del consiglio provinciale si sarebbe dovuto tenere in questi giorni, precisamente il 18 dicembre scorso, ma quella scadenza fu procrastimata al 12 gennaio 2022 dal presidente della Provincia, Giovanni Gugliotti, proprio in conseguenza di quanto accaduto nel frattempo al Comune di Taranto. Sulla questione, diversi gli interventi: «L’assenza nel prossimo consiglio provinciale di consiglieri comunali di Taranto - aveva spiegato Gianni Azzaro, coordinatore cittadino del Pd, consigliere alla Provincia ed ex consigliere comunale a Taranto, - è uno degli effetti negativi prodotti dall’iniziativa di diciassette consiglieri del Comune di Taranto di firmare le proprie dimissioni per fare crollare il governo cittadino, a distanza di pochi mesi dalla sua naturale scadenza». 

Ora si registra un’iniziativa del presidente dell’Associazione “Unire Taranto”, Piero Bitetti, che in una missiva inviata al Presidente del Consiglio del Ministri, Draghi, al Ministro degli Interni Lamorgese e, per conoscenza, al Presidente della Regione Puglia, Emiliano, ha avanzato la richiesta di un ulteriore differimento del voto inerente l’elezione del consiglio provinciale di Taranto. 
Bitetti chiede che il turno elettorale provinciale si celebri subito dopo le amministrative che interesseranno il capoluogo ionico nella prossima primavera. «Il motivo della richiesta di spostamento della data è dettato dal vulnus di democrazia che determinerebbe la mancanza dei 33 voti (il sindaco e 32 consiglieri comunali uscenti) espressione del comune capoluogo. La popolazione del comune capoluogo rappresenta, circa il 40 per cento dei cittadini della provincia ionica che, a causa della situazione contingente, rischiano di non essere rappresentati nella assemblea provinciale. Per questo, “Unire Taranto” ritiene opportuno che il voto si celebri subito dopo il turno elettorale amministrativo della prossima primavera». 


Ora, quindi, bisognerà attendere le mosse del Viminale per capire se le elezioni provinciali si terranno il 12 gennaio prossimo o se slitteranno a dopo il voto delle Comunali a Taranto.
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Quotidiano Di Puglia