Chiama il debitore al telefono: «Senti come ti spacco la macchina»

Chiama il debitore al telefono: «Senti come ti spacco la macchina»
Ha chiamato il debitore al telefono. E in diretta gli ha fatto sentire come faceva a pezzi la sua macchina per vendicarsi del ritardo nel pagamento. E' questa la ritorsione...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
99,98€
Per 2 anno
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ha chiamato il debitore al telefono. E in diretta gli ha fatto sentire come faceva a pezzi la sua macchina per vendicarsi del ritardo nel pagamento. E' questa la ritorsione attuata da un pregiudicato tarantino di 48 anni contro un marchigiano di 50 anni al quale aveva prestato 200 euro. La vittima, però, ha raccontato tutto alla Polizia e il responsabile della vendetta è stato denunciato per tentata estorsione e danneggiamento. L'uomo di Taranto, ma residente da alcuni anni ad Ancona, aveva telefonato al suo interlocutore mentre era lontano da casa rivendicando il pagamento di quei 200 euro. Con il cellulare aperto aveva fatto udire al 50enne il fracasso procurato dai colpi di mazza rifilati alla vettura parcheggiata in strada. Il giorno dopo quelle telefonata, infatti, la vittima era tornata a casa e aveva trovato l'auto, una Nissan, fatta praticamente a pezzi. Così a lui non era rimasto altro da fare che raccontare tutto alla Polizia. Oggi l'epilogo con la chiusura delle indagini e la denuncia del pregiudicato tarantino. 
Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia