Il dono della farmacista: «I miei capelli alle donne malate di cancro»

Il dono della farmacista: «I miei capelli alle donne malate di cancro»
Non c’è festa che tenga, con un cancro da combattere. Ma è anche vero che sentirsi donna, con un cancro da combattere, è una medicina altrettanto...

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Non c’è festa che tenga, con un cancro da combattere. Ma è anche vero che sentirsi donna, con un cancro da combattere, è una medicina altrettanto efficace.

Accade, allora, che una donna dia un senso diverso alla propria festa, offrendo una parte di sé per restituirla ad un’altra. A Castellaneta questa donna si chiama Azzurra Krol, ed è la rappresentante ideale di una vasta schiera che da diverso tempo alimenta una banca davvero speciale: capelli al posto delle banconote, buoni per fare parrucche e offrire alle pazienti oncologiche un’immagine allo specchio capace di donare ancora sorrisi.
Ieri, Azzurra ha pensato di tagliare la sua lunga chioma, riempiendo di senso una giornata che, purtroppo, spesso è infarcita solo di luoghi comuni.
 
«Stamattina mi sono svegliata con l'intenzione di sentirmi utile facendo qualcosa di bello – ha scritto sul suo profilo Facebook –, nella speranza di rendere speciale questo giorno per qualcuna. Così ho deciso di dire arrivederci ai miei lunghi capelli e di destinarli alle pazienti del reparto Oncologia dell'ospedale di Castellaneta. Dopo averli tanto curati, lisciati e ammirati davanti allo specchio, mi sembrava più giusto donarli a quelle donne che purtroppo, a causa della chemioterapia, non hanno più la possibilità di vedere i loro bei volti incorniciati dai capelli».

Raggiunta al telefono, un po’ stupita da questo supplemento di attenzione, Azzurra ci ha spiegato di aver preso questa decisione spinta da una riflessione personale e dall’esperienza dettata dalla sua professione: «Sono farmacista, ogni giorno mi imbatto in storie di sofferenza, ma covavo da tempo questo desiderio». Così ha coinvolto il suo parrucchiere, Domenico Casamassima, con un bagaglio di esperienze di questo tipo alle spalle, e ha trasformato quella treccia in una speranza.

Azzurra non è la prima, non sarà l’ultima, ad aver scelto la via del dono per esprimere la propria vicinanza a chi soffre. L’associazione “Echèo” di Palagiano, ad esempio, realtà costruita intorno alle esigenze dei pazienti oncologici in cura nell’ospedale di Castellaneta, già più di un anno fa lanciò una significativa iniziativa intitolata "Contro il cancro dacci... un taglio": chiunque poteva donare i suoi capelli per la realizzazione di parrucche destinate alle donne in chemioterapia.

Quel che ha fatto Azzurra, insomma, ma con una spinta in più. Nel giorno dedicato all’emancipazione del genere femminile, alle battaglie per la parità, alla conquista di diritti sottratti per secoli, ha pensato che le donne potessero essere anche “bellezza”: quella sottratta dal male, da una cura troppo invasiva, dalla distrazione provocata da pensieri funesti. Se la bellezza può salvare il mondo, figuriamoci se non può farlo con una vita.  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia