Casa dell'innovazione a Taranto: arrivano 14 milioni per "Calliope"

La conferenza stampa di ieri mattina
Le potenzialità dell’intelligenza artificiale per realizzare una piattaforma di ricerca, analisi e previsione di scenari sanitari e della loro ricaduta sociale ed...

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Le potenzialità dell’intelligenza artificiale per realizzare una piattaforma di ricerca, analisi e previsione di scenari sanitari e della loro ricaduta sociale ed economica sul territorio di Taranto. Il nuovo progetto presentato dal Comune, costruito insieme con partner pubblici e privati, si chiama “Calliope - Casa dell’innovazione”, e sfrutta le diverse tecnologie emergenti, come il 5G, per monitorare la salute umana, animale e ambientale e il loro impatto sulla biodiversità. 

I finanziamenti


L’amministrazione Melucci si è aggiudicata a dicembre 2022 un finanziamento complessivo (considerata la quota dei partner privati) di 13,8 milioni di euro, attraverso il bando del ministero delle Imprese e del Made in Italy, denominato “Casa delle tecnologie emergenti”, che aveva l’obiettivo di unire le competenze scientifiche delle università e degli enti di ricerca con le esigenze delle imprese. 
I dettagli di questa «sfida avvincente» sono stati illustrati in conferenza stampa a Palazzo di Città alla presenza del sindaco Rinaldo Melucci, dell’assessore allo Sviluppo economico Fabrizio Manzulli, del deputato del Pd Ubaldo Pagano, del consigliere del presidente della Regione Puglia Mino Borraccino, del responsabile scientifico del progetto Rodolfo Sardone, e dei direttori generali di Asl Taranto e Arpa Puglia Gregorio Colacicco e Vito Bruno. 

Il progetto

Calliope è un progetto complesso: l’approccio “one health”, così come definito dall’Organizzazione mondiale della sanità, combina proprio il benessere umano, animale e ambientale. Verranno create tre strutture tra enti pubblici di ricerca, imprese ed enti regionali, tutte concentrate a Taranto, una delle quali sarà collocata nell’Innovation Hub agli ex Baraccamenti Cattolica (una a Palazzo di Città e l’altra a San Vito).

«I dati raccolti hanno carattere scientifico, quindi dovranno essere validati prima di essere utilizzati in prevenzione pubblica e per questo c’è una fortissima collaborazione con l’Asl Taranto, il Dipartimento di prevenzione, l’Arpa e tutti gli enti regionali e nazionali, oltre alle 21 aziende coinvolte», ha spiegato Sardone. «Abbiamo 24 mesi - ha poi annunciato - per dare i primi risultati, e saranno risultati tangibili». 

Gli obiettivi


Il progetto è partito ufficialmente il 31 gennaio con la firma sulla convenzione col ministero, per coniugare innovazione, ricerca, tecnologia, tutela della salute e informazione. «Con questo progetto facciamo un enorme salto di qualità nel monitoraggio del nostro ecosistema, così come inteso alla luce dell’approccio “one health”, perché quel che produrrà Calliope non sarà solo una mole di informazioni, peraltro molto utile per orientare le scelte delle amministrazioni coinvolte e arricchire il confronto all’interno del nostro osservatorio ex articolo 41, ma prodotti veri e propri, spin off ed esperienze di ricerca che avranno ricadute economiche importanti e moltiplicheranno gli effetti delle risorse investite. Prima parlare di ricerca e big data, a Taranto, era quasi eretico, ma oggi, avendo imboccato un percorso di profonda transizione, abbiamo tutti i tasselli per comporre un mosaico coerente», ha commentato Melucci.

La location


«Calliope sarà il progetto di punta del nostro distretto per l’innovazione, iniziativa che troverà casa nelle strutture del Bac, gli ex baraccamenti Cattolica in fase di ristrutturazione. Abbiamo messo insieme tanti partner, tra università, imprese e altri soggetti ne contiamo almeno una trentina, sintomo di un interesse diffuso e di una vivacità dei quali andiamo orgogliosi. Calliope durerà due anni e ci consentirà di entrare nella rete nazionale delle Case delle tecnologie diffusa lungo tutto lo Stivale, un’altra opportunità per la nostra città di mostrare il valore delle sue risorse umane oltre i propri confini», ha aggiunto Manzulli. Infine, Borraccino ha invece sottolineato «la capacità dell’amministrazione Melucci nel saper intercettare fondi europei, ministeriali e regionali utili alla qualità della vita di tutti i cittadini tarantini. Come sempre, la Regione Puglia e il presidente Emiliano, non faranno mancare mai il proprio apporto alla rinascita e riconversione ecologica della città di Taranto».  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia