Allarme sanitario: ordinanza del sindaco contro i piccioni

Allarme sanitario: ordinanza del sindaco contro i piccioni
Tempi duri per i piccioni Torraioli, emblema della fauna urbana, che popolano la città di Ginosa e la sua Marina. L’Ente locale ha dichiarato loro guerra. Il sindaco,...

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Tempi duri per i piccioni Torraioli, emblema della fauna urbana, che popolano la città di Ginosa e la sua Marina. L’Ente locale ha dichiarato loro guerra. Il sindaco, Vito Parisi, il 28 ottobre scorso, ha firmato un’ordinanza per tutela igienico-sanitaria e dei beni immobili comunali.

L'ordinanza

Altresì, vieta di dar da mangiare ai piccioni e invita i proprietari degli edifici, a proprie spese, a provvedere alla pulizia e disinfezione dove i volatili hanno nidificato e alle zone sottostanti imbrattati da guano. Inoltre, viene chiesto di impedire la sosta dei piccioni su terrazzi, davanzali, cornicioni, nicchie “applicando dissuasori di tipo non cruento”. Di rimuovere le carcasse di piccioni morti. Le violazioni alle norme saranno punite con multe da 25 a 500 euro. Il provvedimento entrerà in vigore tra 30 giorni, giusto per darne ampia informazione. Per il Comune di Ginosa, quindi, la presenza dei piccioni ha assunto proporzioni tali da costituire un serio rischio di natura igienico-sanitaria a causa del guano accumulato sulle superfici di balconi, marciapiedi e vie pubbliche, oltre che creare danno a carico non solo di edifici pubblici, ma anche di privati. Per non parlare del degrado dei monumenti, nonché dei problemi afferenti al decoro urbano. La nidificazione e proliferazione è stata riscontrata su tutto l’abitato.

Va aggiunto che l’animale in specie non appartiene alla fauna selvatica, quindi non è oggetto di tutela. L’Amministrazione Comunale, tra l’altro, è da tempo impegnata in iniziative volte a contenere il proliferare della specie in ambito urbano tramite l’uso di metodi ecologici. In definitiva, il Governo locale non poteva rimanere inerte al cospetto delle segnalazioni e richieste pervenute dai cittadini. Le problematiche insistono prevalentemente nei centri storici, anche frazionali e presso il Cimitero Comunale. Di qui la necessità di contenere il numero dei piccioni al fine di eliminare il pericolo di trasmissione di eventuali malattie infettive, nonché di degrado degli edifici pubblici e privati. L’applicazione dell’ordinanza sindacale riguarda tutti i proprietari di immobili o amministratori di condominio o per chiunque che, a qualsiasi titolo, vanti diritti reali su immobili presenti nel territorio comunale, anche non agibili ed esposti alla nidificazione ed allo stazionamento dei piccioni. L’auspicio è che l’iniziativa dia esito positivo. Diversamente, data la gravità della situazione, si potrebbe dare autorizzazione ad ammazzarli, così come si è disposto con i cinghiali. 

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Quotidiano Di Puglia