Coronavirus, baristi e avventori nei locali dopo le 18: otto denunce. A Taranto i commercianti scelgono la serrata. A Lecce i pub donano il cibo ai bisognosi.

Lecce, città deserta
La decisione è arrivata stamattina: le attività del commercio del settore merci varie aderenti a Confcommercio Taranto sospenderanno l’attività sino al...

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La decisione è arrivata stamattina: le attività del commercio del settore merci varie aderenti a Confcommercio Taranto sospenderanno l’attività sino al prossimo 3 aprile su tutto il territorio provinciale jonico, «salvo diverse disposizioni, per favorire il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19». È importante sottolineare che la  chiusura dell’attività è raccomandata, ma non è obbligatoria, non essendovi disposizioni ministeriali al riguardo. Una scelta sofferta, ma di responsabilità, quindi, quella assunta dai commercianti tarantini, per contribuire a contenere il contagio.

 
L'indicazione  a sospendere l’attività, non riguarda gli esercizi commerciali settore food e non coinvolge  i generi alimentari. Resteranno aperte  tutte quelle attività commerciali ritenute prioritarie – ad esempio quelle dell’ ambito sanitario -, i supermercati, i bar e i ristoranti. 

«Acquisito un largo orientamento della base associativa, si è assunta tale decisione dopo un rapido ultimo confronto tra gli organi dirigenti che, già a partire da lunedì 9, avevano avviato un percorso di ascolto», si legge in una nota di Confcommercio Taranto. «Si tratta, come si può facilmente evincere, di una decisione difficile per le imprese che devono affrontare scadenze ed incombenze varie, ma necessaria per il bene della comunità», conclude la nota dell'associazione. 



A Lecce, intanto, i pub e i pubblici esercizi - ai quali il decreto impone la chiusura alle 18 - hanno scelto di condividere le derrate alimentari a breve scadenza con le associazioni impegnate nell'assistenza ai bisognosi. « In questo momento così difficile per il Paese, vogliamo essere ancora più “VICINI” a chi lotta quotidianamente - scrive Marco De Matteis, titolare di un pub e assessore del Comune capoluogo del Salento -. Per questo un gruppo di locali serali leccesi ha deciso di raccogliere tutte le derrate alimentari a breve scadenza e consegnarle all’associazione di don Gianni Mattia che da sempre sostiene e supporti i più bisognosi».


A Brindisi, già nella serata di ieri, la polizia ha effettuato 135 controlli presso altrettanti esercizi pubblici per verificare la chiusura disposta, per decreto, alle ore 18. Alle 20 un secondo giro di controlli ha consentito di verificare la non ottemperanza alle regole: denunciate otto persone, tra clienti attardatisi a bere e baristi. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia