Abusava sessualmente della nipotina di 9 anni: condanna di dieci anni allo zio

Abusava sessualmente della nipotina di 9 anni: condanna di dieci anni allo zio
Avrebbe violentato la nipotina di soli 9 anni. Costringendola a subire ripetutamente le sue turpi attenzioni. Un’accusa pesantissima per la quale l’uomo, già in...

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Avrebbe violentato la nipotina di soli 9 anni. Costringendola a subire ripetutamente le sue turpi attenzioni. Un’accusa pesantissima per la quale l’uomo, già in carcere sotto il peso delle terribili contestazioni, è stato condannato a dieci anni e otto mesi di reclusione in abbreviato. Proviene da una cittadina della provincia jonica l’ennesima brutale storia di abusi sessuali su minori, consumata tra le mura di casa.

A giudizio un uomo di 43 anni, inchiodato dalle confidenze fatte dalla piccola vittima alla sorella di pochi anni più grande. Stando a quanto riportato negli atti del procedimento, le violenze sarebbero avvenute nella casa dell’imputato. Lo zio “orco” avrebbe approfittato della fiducia della cognata e del fratello. I genitori, infatti, avrebbero affidato proprio a quell’uomo i figli nelle ore in cui erano impegnati al lavoro. E proprio in quelle occasioni il familiare avrebbe costretto la bambina a sottostare ai suoi inconfessabili desideri.

I dettagli

La “storiaccia” è saltata fuori quando per l’ennesima volta la mamma e il papà della vittima si sono rivolti allo zio per la custodia della figlioletta. I due dovevano trascorrere un periodo in ospedale e quindi per una settimana hanno lasciato la figlia minore con lo zio. Al suo rientro, è stata la mamma ad accorgersi che qualcosa nel comportamento della bambina era cambiato. E così ha chiesto alla figlia più grande di indagare. Proprio la sorella, così, ha raccolto le terribile confidenze della bambina. Dalle sue parole è emerso un quadro sconfortante. La mamma della piccola, inoltre, avrebbe anche trovato dei video con le violenze subite dalla figlia, ma quelle immagini sarebbero state cancellate dal compagno che avrebbe tentato di aiutare il fratello a sfuggire alle sue tremende responsabilità. 
La donna, a quel punto, si è decisa a denunciare tutto ai carabinieri, e per lo zio “orco” sono cominciati i guai. È stato arrestato e incriminato. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio, l’imputato ha scelto di ricorrere all’abbreviato che, come è noto, garantisce lo sconto di un terzo sulla pena.

Il pm Francesca Colaci ha chiesto dodici anni di carcere per l’uomo. Dopo la camera di consiglio, il giudice ha inflitto all’imputato dieci anni e otto mesi di reclusione e l’obbligo di risarcire le parti civili, rappresentante dagli avvocati Antonella Primerano e Cristiano Rizzi. Il giudice ha disposto anche una provvisionale immediatamente esecutiva di 15.000 euro. 

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Quotidiano Di Puglia