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Ad una settimana dall’inizio del campionato di serie B, il Lecce visto all’opera contro il Parma ha dimostrato di essere sulla strada giusta. Al di là della qualificazione al secondo turno di Coppa Italia, sul campo degli emiliani la squadra allenata da Marco Baroni ha fatto vedere tante luci e anche qualche ombra.
Cosa va
La fase offensiva nel suo complesso ha funzionato a dovere se è vero che i giallorossi sono riusciti nell’impresa di rifilare tre reti alla corazzata emiliana, due su azione manovrata (doppietta di Coda) e uno su palla inattiva (colpo di testa di Tuia su corner calciato da Majer). I giallorossi si sono fatti apprezzare anche per la grande voglia di attaccare gli avversari nei pressi della loro area di rigore e lo hanno fatto quasi sempre con i tempi giusti.
Cosa non va
Per poco più di trenta minuti, quelli iniziali con il Parma, la fase difensiva ha lasciato molto a desiderare. Se Gabriel ha subito soltanto un gol il merito è delle sue parate e soprattutto della imprecisioni degli attaccanti emiliani. I due esterni della linea di difesa, Gendrey e Vera, sono apparsi spaesati. Il colombiano, in particolare, ha messo in evidenza quelle lacune difensive che erano già emrse nel test internazionale in terra d’Olanda. I due centrali, Tuia e Lucioni, hanno incassato un paio di imbucate senza opporre alcun ostacolo. Ovviamente, i problemi vanno risolti a monte lavorando tanto sull’assetto difensivo della squadra.
Il mercato
Fino al 31 agosto ci saranno di sicuro tanti altri movimenti in casa del Lecce, sia in entrata che in uscita. Baroni necessita ancora in un altro esterno d’attacco, di un’altra punta centrale e chissà forse anche di un tesreno mancino di difesa in luogo di Vera e di un altro centrale difensivo nel caso in cui dovessero andar via sia Meccariello che Pisacane. Se il primo è destinato a trasferirsi alla Ternana, l’ex cagliaritano al momento risulta difficile da piazzare. Di Mancosu, che gode di altri due anni di contratto, si è già detto abbastanza: è sul mercato e potrà andar via a parametro zero. Un’ultima considerazione su Pablo Rodriguez, destinato a trascorrere la stagione all’ombra di Coda. Un ruolo che strada facendo potrebbe stare stretto al giovane cresciuto nella cantera del Real Madrid. Non sono esclusi improvvisi mal di pancia, magari anche per questioni contrattuali.
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