Parte la serie A: il Lecce all'esame della Lazio. Prima del via sarà ricordato Mazzone

Mister Roberto D'Aversa
L’attesa è finita. Dopo 77 giorni dalla festa-salvezza del 4 giugno con il Bologna, oggi il Via del Mare riapre i battenti per ospitare la gara d’esordio...

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L’attesa è finita. Dopo 77 giorni dalla festa-salvezza del 4 giugno con il Bologna, oggi il Via del Mare riapre i battenti per ospitare la gara d’esordio stagionale del nuovo Lecce targato Roberto D’Aversa. Non si tratta di un giorno qualunque per tanti motivi. Oggi intanto verrà ricordato con un minuto di raccoglimento l’indimenticabile Carletto Mazzone, scomparso ieri all’età di 86 anni. E sempre oggi il club giallorosso comincia il diciottesimo campionato di serie A. Quello della maturità e, si spera, anche quello della prima vittoria nel primo match della nuova stagione alla luce dei precedenti 17 debutti in cui i giallorossi non hanno mai conquistato l’intera posta in palio. Ma c’è sempre una, specie poi se l’avversario di turno è la Lazio, spesso costretta ad uscire dall’impianto leccese a mani vuote. Con Sarri in panchina, fin qui, i biancocelesti hanno collezionato soltanto sconfitte.

Al di là delle statistiche e della cabala, Roberto D’Aversa si augura di cominciare questo nuovo cammino con un risultato positivo. Per il tecnico abruzzese, giunto alla panchina numero 121 in serie A, anche la voglia di non far rimpiangere il suo predecessore, Marco Baroni, che ha saluto il Lecce lo scorso giugno per accasarsi all’Hellas Verona dopo aver portato a casa una promozione in serie A da primi della classe e una salvezza conquistata con una giornata d’anticipo. Davvero niente male per una provinciale. D’Aversa non è uno sprovveduto e, al di là di qualche inciampo fisiologico, fin qui è stato protagonista di una carriera di rilievo. Soprattutto nel periodo in cui ha riportato in alto i colori del Parma fino a sfiorare il traguardo europeo. Ma è chiaro che il passato non va in campo, di conseguenza il buon Roberto spera di contribuire a scrivere nuove pagine importanti della storia personale e di quella del Lecce.
Rispetto al suo predecessore, il nuovo tecnico non può disporre di pezzi da novanta del calibro di Umtiti e Hjulmand, che hanno salutato il Salento per accettare lr proposte di Lille e Sporting Lisbona. Del gruppo non fanno più parte inoltre il gambiano Ceesay, il francese Oudin nonché il giovane centravanti italiano Colombo, quest’ultimo autore della rete della salvezza sul campo del Monza.
Corvino e Trinchera non sono rimasti certo a guardare e dopo aver ripreso Falcone dalla Sampdoria e Pongracic dal Wolfsburg, questa volta però a titolo definitivo, hanno messo a segno una serie importanti di colpi sul mercato, sempre nell’ottica del club di provincia che ha necessità di investire su giovani di prorietà. Così sono arrivati alla corte di D’Aversa i vari Ramadani, Rafia, Almqvist e, freschi, freschi Kaba e Krstovic. Il mosaico è ancora da completare ma il più è stato fatto. Senza dimenticare che alla Prima squadra si sono avvicinati alcuni dei pezzi pregiati della Primavera campione d’Italia come Dorgu, Berisha, Corfitzen e Burnete, ragazzi destinati a far fare nuovi salti di gioia al cassiere del club giallorosso.

Oggi dunque si ricomincia: fischio d’inizio alle ore 20.45 di una gara che si annuncia particolarmente complicata per via della forza di un avversario come la Lazio che, vale la pensa ricordare, ha chiuso lo scorso campionato al secondo posto alle spalle del Napoli campione d’Italia. E allora, allacciate le cinture: si parte. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia