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Nel cassetto di Federico Baschirotto c’era anche il sogno di giocare al Meazza, alla Scala del calcio. E quando il momento tanto atteso stava per arrivare è spuntato un cartellino giallo contro il Sassuolo che ha fatto scattare la squalifica, costringendo il difensore del Lecce ad accomodarsi in tribuna accanto al presidente Sticchi Damiani. «Mi piangeva il cuore perché ci tenevo tanto a giocare davanti a 80 mila persone e a San Siro, dove non ho mai avuto la fortuna di giocare nel corso della mia carriera - racconta mostrando tutta la sua delusione, Federico Baschirotto -. Quando contro il Sassuolo l’arbitro mi ha ammonito ho sofferto tanto perché sono sogni che metti nel cassetto sin da piccolo. Per ora resta lì, ma ci sono rimasto male. Si vede che doveva andare così, spero ci siano altre occasioni per giocare in quello stadio. Adesso, però, riparto subito a mille e con sempre più motivazioni e più voglia per cercare di raggiungere prima possibile l’obiettivo. Le partite e i punti sono tanti e quindi con l’entusiasmo cerchiamo di affrontare tutte le gare al cento per cento».
La partita con l’Inter è ormai in archivio, ma il Lecce deve tornare a fare punti dopo due passaggi a vuoto. «È stata una partita difficile quella contro la squadra di Simone Inzaghi, bisogna riconoscere i meriti dell’Inter che è una grande squadra e ha giocato la partita che doveva giocare e ci ha messo un po’ in difficoltà - sottolinea “Baschi” -.
Sogno Nazionale
Baschirotto, persona umile e gran lavoratore, non si è sentito un assente di lusso, ma crede nel gruppo e che ogni suo compagno di squadra sia fondamentale per il raggiungimento di questo obiettivo. E chissà se presto arriverà una convocazione in Nazionale dopo lo stage dello scorso novembre. «Alla Nazionale non ci penso - aggiunge -. Il mio procuratore dice: è come l’amore, quando non ci pensi arriva. Io voglio fare bene con il Lecce partita dopo partita. Quello che viene in futuro lo attendo a braccia aperte. Per ora mi concentro sul presente e cerco di fare il massimo delle mie possibilità». E ci vorrà anche il suo contributo per tornare a muovere nuovamente la classifica. «Siamo subito pronti a riscattarci domenica contro il Torino - assicura -, potevamo fare sicuramente qualcosa in più in queste due partite, però abbiamo l’entusiasmo per andare in campo domenica prossima con il piglio giusto e cercare di portare a casa il massimo risultato».
A Baschirotto è riconosciuta anche la virtù di essere un gran motivatore, soprattutto nell’immediato pre partita quando stimola a dovere i propri compagni di squadra. «Ai miei compagni ora direi di non guardare indietro, perché quel che è fatto è fatto - continua -. Non si è scarsi dopo una sconfitta e non si è forti dopo una vittoria. Quindi bisogna sempre essere alla ricerca dell’equilibrio giusto. Spero di trasmettere la fame giusta e di dimostrare quello che siamo in grado di fare, cercherò di dargli una grossa mano sotto questo aspetto». Il difensore del Lecce che prima della partita contro l’Inter era l’unico giocatore di movimento in Serie A sempre presente e mai sostituito potrebbe essere eletto da Assocalciatori come miglior calciatore del mese. «Sarebbe sempre bello ricevere un premio - sostiene sinceramente -, ma io lavoro per portare il Lecce al raggiungimento dell’obbiettivo. Pertanto non guardo tanto a me stesso, ma al collettivo. E quando fa bene la squadra poi emerge anche il singolo».
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