Taranto, voglia di confermarsi. Mister Capuano: «Gruppo coeso»

Domani jonici impegnati in quel di Catania

Taranto, voglia di confermarsi. Mister Capuano: «Gruppo coeso»
Di anni, da quella stregata finale playoff, ne sono trascorsi 21, ma contro il Catania non è, e mai sarà, una partita come le altre. Taranto già partito alla...

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Di anni, da quella stregata finale playoff, ne sono trascorsi 21, ma contro il Catania non è, e mai sarà, una partita come le altre. Taranto già partito alla volta della Sicilia: la formazione rossoblù, da domani pomeriggio e fino al 5 novembre, scenderà in campo cinque volte in quello che è, a tutti gli effetti, un autentico tour de force. Tempistiche, perciò, compresse e conferenza di vigilia del match tenuta da Capuano nella giornata di ieri. «Siamo reduci da una prova straordinaria offerta contro il Crotone – ha dichiarato – culminata con un successo importante per il nostro prosieguo nonostante le diverse defezioni. Bisogna rimanere concentrati, ma anche essere consapevoli che, tolto l’Avellino, dopo il match del Massimino avremo già affrontato tutte quelle squadre partite con il dichiarato intento di vincere il campionato».Capuano promuove a pieni voti il cammino dei suoi: «Ogni allenatore vorrebbe allenare ragazzi così seri e io che ho la possibilità di farlo ne sono onorato. Tolto il primo tempo di Benevento, dove fummo eccessivamente passivi, la squadra ha sempre risposto presente e i punti conquistati ne sono la testimonianza». Capuano, però, non guarda più di tanto la classifica, a maggior ragione quella del Catania: «Saranno anche in difficoltà, ma l’organico a disposizione di Tabbiani ha poco a che vedere con la C. In estate sono riusciti ad assicurarsi le prestazioni di un talento del calibro di Chiricò: ha strappo, qualità e visione periferica. Ma attenzione: il Catania è anche, non solo Chiricò. Ho studiato la partita in una determinata maniera sperando di aver individuato quei dettagli utili a far sì che il Taranto possa fare risultato al Massimino». Una delle chiavi di lettura del match potrebbe riflettersi sulla robustezza del centrocampo rossoblù: «Calvano e Zonta, domenica scorsa, hanno disputato una partita straordinaria. Simone lo avrei voluto con me già otto anni fa quando giocava nella Pistoiese, Loris cresce di giornata in giornata. E cito pure Romano che, inutile negarlo, non è partito bene nel corso di questo campionato, ma che col tempo sta tornando a essere quello ammirato nello scorso campionato. Sono tutti calciatori di peso: so di pretendere molto da loro, ma perché ne conosco le qualità».

Il tecnico sottolinea anche il valore «di coloro che subentrano a partita in corso, perché una volta in campo diventano determinanti o in un modo o nell’altro. Sotto questo punto di vista mi ritengo abbastanza fortunato perché il mio è un gruppo sano e ogni calciatore dà il massimo per la causa». Non si sbilancia su quelle che saranno le sue scelte, ma annuncia: «Dopo diverso tempo, finalmente, avrò a disposizione Bonetti che sarà regolarmente convocato per la gara in Sicilia e in più ritrovo Samele, mentre per Fabbro e Orlando preferisco non forzare troppo in vista delle diverse gare che disputeremo ogni tre giorni, ragion per cui rimarranno in sede. Parte con noi Ferrara che, però, non è al meglio anche se, di tempo per decidere se impiegarlo o meno, ce n’è ancora». Infine, un passaggio, inevitabile, sul significato della partita contro il Catania, anche se Capuano guarda soprattutto al presente: «Ero io l’allenatore del Taranto agli inizi di quella stagione (2001/02, ndc), ma ricordare il passato non è utile in questo momento. Sarà una partita difficile e importante come lo sono tutte nel corso di questo campionato».

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Quotidiano Di Puglia