Taranto, Gennaro Esposito scrive ai tifosi: "Col gesto degli schiaffi non volevo mancare di rispetto a nessuno"

Taranto, Gennaro Esposito scrive ai tifosi: "Col gesto degli schiaffi non volevo mancare di rispetto a nessuno"
Il match-winner di Taranto-Gallipoli, Gennaro Esposito, scrive ai tifosi del Taranto per chiarire la sua esultanza dopo il gol da tre punti realizzato a tempo scaduto. Di seguito...

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Il match-winner di Taranto-Gallipoli, Gennaro Esposito, scrive ai tifosi del Taranto per chiarire la sua esultanza dopo il gol da tre punti realizzato a tempo scaduto. Di seguito il testo.




"Cari tifosi rossoblù,
vi scrivo questa lettera con il cuore in mano e con la massima sincerità che è alla base del mio stile di vita. Da quando gioco a calcio ho avuto la possibilità di lavorare in diverse piazze "calde" e non mi è mai capitato di affrontare una situazione simile a ciò che è accaduto domenica, soprattutto dopo un mio gol da 3 punti giunto in un momento difficile e delicato per tutto NOI.
Non c'è bisogno di ribadire che il Taranto è una squadra ambita da ogni calciatore per le emozioni che riescono a trasmettere i tifosi rossoblù soprattutto in una categoria dove non ci sono eguali.
Forse non tutti sanno un lato della mia vita privata, perché sono un ragazzo molto riservato. Io come voi sono nato e cresciuto sui gradoni di una curva (la "B del San Paolo a Napoli) e comprendo la mentalità ultras in situazioni particolari poiché vissute nel Napoli da calciatore - tifoso.
La mia esultanza di domenica la ricordo benissimo così come ricordo bene quei momenti nel parcheggio al ritorno da Torre del Greco. Il mio gesto degli schiaffi è stato eseguito per ribadire che da calciatore sanguigno ho un solo modo per togliermi gli schiaffi dalla faccia. Ed è fare goal, soprattutto importanti come accaduto domenica.
Con quel gesto non volevo mancare di rispetto a nessuno: dai capi ultras al più piccolo (per età) dei tifosi presenti e non domenica allo Iacovone.
Ho letto che avrei offeso usando parole sgarbate. Posso giurare sulle mie due figlie che non ho mai fatto e detto una cosa del genere:perché non sono vocaboli che utilizzo;
perché non sono stupido da offendere delle persone che se vogliono cantare ti fanno vincere da soli le partite;
perché offendendo in tal modo voi, avrei offeso anche me e le mie radici;
Con queste parole, se ce ne fosse ancora bisogno, sono pronto a chiedere scusa a tutti mettendoci la faccia come ho sempre fatto e sempre farò nella mia vita.
Vorrei terminare questa lettera ricordando, se è possibile, alla tifoseria vera e sana che giocatori - staff - Società hanno assolutamente bisogno del vostro sostegno. Perché il nostro obiettivo è il vostro. Solo stando insieme e remando verso la stessa direzione possiamo uscire da una categoria che non compete a questa città ed a questa splendida tifoseria.
Con stima Gennaro Esposito,

VOSTRO PRIMO ESTIMATORE".


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Quotidiano Di Puglia