Lecce-Sicula Leonzio 3-2 (finale) IL TABELLINO Lecce: Perucchini; Lepore, Cosenza, Drudi, Di Matteo; Armellino,...
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IL TABELLINO
Lecce: Perucchini; Lepore, Cosenza, Drudi, Di Matteo; Armellino, Arrigoni, Costa Ferreira (Tsonev); Mancosu (Valeri); Caturano (Marino), Di Piazza (Torromino). A disp: Chironi, Vicino, Riccardi, Pacilli, Lezzi, Gambardella. Allenatore: Liverani.
Sicula Leonzio: Narciso; De Rossi,Camilleri (Monteleone), Aquilanti, Squillace; D’Angelo (Gammone), Davì, Marano (De Felice); Arcidiacono, Ferreira (Tavares), Bollino (Bonfiglio). A disp: Ciotti, Pollace, Giuliano, Russo, Cozza, Granata. Allenatore: Rigoli
Arbitro: Proietti di Terni.
Marcatori: pt, 20' Caturano (rigore), 22' Di Piazza, 33' Arcidiacono (rigore), 44' Caturano; st, 2' Arcidiacono.
LECCE - Denti stretti e vittoria che vale oro. Il Lecce soffre, getta il cuore oltre l'ostacolo e supera la Sicula Leonzio al termine di una partita combattuta, emotivamente vissuta su livelli elevati. Ed è una vittoria che vale tanto perché permette ai giallorossi di volare in vetta assieme al Catania (per gli etnei c'è il vantaggio dello scontro diretto) e di vedere più ricca la striscia di risultati positivi con Liverani in panchina: tre gol a partita e percorso netto.
La partita inizia con l'uno-due in soli 2 minuti, dal 20' al 22': prima il rigore di Caturaro e poi l'eurogol di Di Piazza. Sembra una partita in discesa e invece poco dopo la mezzora il folletto Arcidiacono (ex del Martina Franca dei tempi d'oro) realizza il rigore che riapre la partita e regala nuove energie ai siciliani. Due folate offensive per tenere in apprensione la difesa giallorossa, poi Caturano ristabilisce le distanze con il terzo gol dei padroni di casa.
Si va al riposo, ed è l'occasione per tirare il fiato visto che i giallorossi hanno nelle gambe la fatica del match di sabato, mentre la Sicula aveva visto il rinvio del suo match con il Catanzaro.
Pronti via ed è ancora Arcidiacono a pungere per il 3-2 . La partita, escluso il momento di apprensione per l'infortunio di Di Piazza (contrattempo da valutare) vive sulla lunga sequela di cambi ma senza offrire grandi sussulti. Resta la vittoria, strappata a fatica. Ma è una vittoria che pesa. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia