Salento, cinghie e bastoni contro ultras avversari: tre daspo a tifosi del Galatina

Il questore di Lecce ha emesso tre provvedimenti daspo con validità dai 4 ai 5 anni a carico di tre tifosi del Galatina ritenuti responsabili dei disordini avvenuti in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il questore di Lecce ha emesso tre provvedimenti daspo con validità dai 4 ai 5 anni a carico di tre tifosi del Galatina ritenuti responsabili dei disordini avvenuti in occasione dell'incontro di calcio Galatina-Galatone disputato lo scorso 8 ottobre nel campo sportivo di Galatone, valevole per il campionato regionale di promozione pugliese girone B.

All'incontro erano presenti circa 650 tifosi, di cui 60 supporter del Grottaglie.

Cosa successe

Durante il match, gli ultras galatinesi hanno fatto esplodere vari petardi, che tra l'altro hanno causato delle leggere ferite ad uno spettatore, ma i momenti più concitati si sono verificati al termine dell'incontro quando alcuni di loro, armati di cinghie e bastoni e con i volti coperti hanno tentato di scontrarsi con i tifosi rivali. Scontri evitati grazie al tempestivo intervento della polizia.

Le immagini girate durante l'incontro ed all'esterno dell'impianto sportivo hanno permesso di identificare tre presunti responsabili nelle cui abitazioni sono state rinvenute e sequestrate sequestrate maglie, sciarpe e passamontagna utilizzati per celare i volti e aste di bandiere utilizzate per il tentativo di assalto alla tifoseria ospite. Sono in corso ulteriori indagini per identificare eventuali altri responsabili.

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia