Pierotti sulle orme di Barbas e Pasculli: "Lecce, vinciamo insieme"

Santagio Pierotti
Tra lui e il tifo leccese sarà probabilmente facile lo sbocciare dell’idillio. Come fu per Beto Barbas e Pedro Pablo Pasculli. Argentino come loro, il ventiduenne...

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Tra lui e il tifo leccese sarà probabilmente facile lo sbocciare dell’idillio. Come fu per Beto Barbas e Pedro Pablo Pasculli. Argentino come loro, il ventiduenne Santiago Pierotti, abituato alle atmosfere calienti del Sud America, si sentirà a casa nel clima da corrida che spesso investe il “Via del mare”.

L’esterno d’attacco sudamericano è stato presentato ieri ai suoi nuovi tifosi. «Ha qualità importanti sia nella fase offensiva, sia in quella difensiva» e «bravo soprattutto a campo aperto», ha assicurato, Pantaleo Corvino, responsabile dell’area tecnica del club salentino. Il ragazzo è pronto per giocarsi l’opportunità del salto di qualità della carriera passando dall’Atletico Colon alla serie A: «Mi sento molto bene fisicamente, ho continuato ad allenarmi in Argentina, ho fatto il primo allenamento con la squadra, ieri (martedì, ndr)». Settantacinque presenze e quattro reti nella massima divisione argentina, quattro apparizioni nella squadra nazionale under 20. Le caratteristiche: «Mi considero forte fisicamente e l’uno contro uno mi piace molto». E proprio quella voglia di duello sarà la miccia per infiammare la platea. Lui si è già lasciato sedurre dalla società giallorossa: «Ho avuto altre richieste, confermo, però quando mi è arrivata la chiamata del Lecce, del direttore Pantaleo Corvino, mi sono entusiasmato molto e non ho avuto dubbi nello scegliere il club». I buoni propositi: «Vengo qui nel campionato italiano per apprendere di più e vincere».

Gli insegnamenti prossimi sono affidati a Roberto D’Aversa. L’approccio col tecnico: «Ho parlato un poco con il mister durante il primo allenamento, era la prima volta e ho avuto modo di conoscere i miei compagni. Ovviamente devo apprendere la lingua italiana per poter sentirmi meglio con tutta la squadra». L’impatto con il calcio in Italia: «Impressione molto buona, un allenamento molto intenso. Ovviamente a causa del fuso orario devo ancora adeguarmi a questa differenza, però so che con il passare dei giorni sarò pronto a giocare al livello degli altri». E la curiosità di vederlo in campo è alimentata anche dal fatto che l’argentino appena arruolato dal Lecce si ispiri a tal Lionel Messi. Somigliare almeno un po’ al campione del mondo costituirebbe un altro motivo di passione da parte dei sostenitori giallorossi. Pierotti li ha già studiati, i suoi nuovi sostenitori: «Conosco molto bene i tifosi di Lecce: sono simili agli argentini, molto calorosi. Ho sentito parlarne bene». Chissà se il ventiduenne nativo di Pilar, che era stato paragonato al centrocampista tedesco Julian Draxler, sarà davvero il sostituto di capitan Strefezza, che pare sia fortemente voluto da Ivan Juric, l’allenatore del Torino. Il suo arrivo, ha dichiarato ieri mattina il direttore sportivo giallorosso Stefano Trinchera, aumenta la qualità della squadra. Certamente, Santiago Pierotti proporrà forza fisica e assist, ma quel che in Salento ci si aspetta da lui adesso è soprattutto la capacità d'infilare la palla in rete. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia