Di Mariano: "Ho scelto il Lecce per riprendermi la serie A"

Francesco Di Mariano
La serie A può attendere. Lo sa bene Francesco Di Mariano, 25 anni, palermitano doc. Dopo aver cullato il sogno di giocare nel massimo campionato di calcio italiano con la...

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La serie A può attendere. Lo sa bene Francesco Di Mariano, 25 anni, palermitano doc. Dopo aver cullato il sogno di giocare nel massimo campionato di calcio italiano con la maglia del Venezia, il nipote di Totò Schillaci è  costretto a ripartire dall’inferno della serie B. Eppure, l’Olimpo l’aveva conquistato sul campo, dando un notevole contributo per la promozione dei Lagunari. Alla prima di campionato aveva addirittura giocato circa un’ora al “Diego Armando Maradona” contro il Napoli di Spalletti, proprio nelle ore in cui la dirigenza del Venezia stava trattando la sua cessione a titolo definitivo al Lecce. Un sogno svanito, come ha spiegato in conferenza stampa il direttore sportivo Stefano Trinchera: «In effetti Francesco era un po’ deluso nel lasciare una categoria che si era conquistato - ha detto -. In compenso però ha voluto sposare con grande entusiasmo il nostro progetto. Proprio il forte interesse del Lecce gli ha fatto smaltire la delusione. È stato titolare a Napoli e forse lo sarebbe stato anche a Udine ma posso assicurare che non ci ha pensato nemmeno un attimo quando gli abbiamo proposto di tornare a vestire la maglia del Lecce, il club in cui è cresciuto calcisticamente. Posso dire che è tornato con grande piacere, speriamo che riviva con noi le emozioni che ha lo scorso anno con il Venezia».

"In B solo con il Lecce"

Ed è quello che si augurano tutti, a cominciare dal diretto interessato. «Giocare al Via del Mare con la maglia del Lecce è qualcosa di indescrivibile, si avvertono emozioni davvero straordinarie che ti spingono a dare sempre il massimo - ha detto l’esterno d’attacco siciliano -. In cuor mio, sono tornato a Lecce con l’obiettivo di restare qui più a lungo possibile. Questa città la conosco, qui si sta bene e poi il club giallorosso ha un progetto serio ed ambizioso. Non lo dico per piaggeria però Lecce è davvero l’unica piazza per cui avrei potuto lasciare la serie A». Di Mariano è tornato al Lecce per contribuire al ritorno in serie A, impresa centrata pochi mesi fa con il Venezia. «Come si vince il campionato cadetto? L’esperienza mi porta a dire che ciò che conta di più è il gruppo. Perché si può disporre anche di calciatori che hanno giocato la Champions League ma se alla base non c’è una squadra e non c’è unione tra i componenti allora si fa una grande fatica. Lo scorso anno ad esempio c’erano 7-8 squadre sulla carta sicuramente più forti del Venezia, solo che remando tutti nella stessa direzione siamo riusciti a fare meglio degli altri conquistando la promozione ai play off».

La forza del gruppo

Anche l’edizione 2021-2022 presenta un gruppone di squadre molto forti, di conseguenza per vincere servirà un’impresa. «Ogni anno è sempre così - continua Di Mariano -. Mi ritrovo a dire che questo campionato è il più difficile perché nasconde sempre maggiori insidie. Non a caso qualcuno l’ha paragonato a una sorta di serie A2 vista la presenza di tantissime squadre che puntano a conquistare la promozione in serie A. Noi dobbiamo lavorare sodo per creare un gruppo e pensare sempre giorno dopo giorno. Se lo facciamo poi le cose belle vengono da sole».  Francesco Di Mariano svela il perché della scelta del numero 10. «L’ho sempre scelto, fin da piccolo. Anche quando giocavo nel Lecce, prima con i Giovanissimi e poi con gli Allievi, ho sempre avuto sulle spalle il numero 10. La stessa scelta ho fatto quando mi sono trasferito alla Roma. Tornare al Lecce e trovare il 10 libero è stato un segno del destino».

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Quotidiano Di Puglia