LECCE In attesa di sapere se e quando il calcio potrà riprendere le attività, in questo senso l’ultima parola spetta al Governo, in casa del Lecce continua a...
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Pagati gli stipendi Va detto subito che proprio ieri la proprietà del club di via Colonnello Costadura ha provveduto, con largo anticipo rispetto alla scadenza naturale del 30 maggio, al pagamento degli stipendi del mese di febbraio di tutti i tesserati. Ciò a conferma del clima sereno che regna da sempre tra società e squadra. E forse proprio per questo fin qui non è stato ancora approfondito il tema relativo al taglio degli ingaggi per far fronte ai gravi danni economici derivanti dallo stop forzato del campionato a causa dell’emergenza coronavirus. La Juventus ha anticipato tutti trovando un accordo con tutti i tesserati, altre società l’hanno seguita a ruota. Il Lecce, dopo aver soltanto sfiorato l’argomento con il capitano Mancosu, è in attesa di capire se la serie A potrà riprendere regolarmente prima di avviare un dialogo con i “senatori” della squadra, capitan Mancosu e il vice capitano Lucioni.
Sede del ritiro Se effettivamente il Governo darà il via libera per la ripresa degli allenamenti, il Lecce dovrà stringere un accordo con una struttura alberghiera in grado di ospitare il “gruppo-squadra” per tutto il periodo del ritiro pre-ripresa campionato. Delle quattro opzioni, Acaya Golf Resort, Art Hotel, Hotel Hermitage e 8piùhotel, al momento sono rimaste in piedi soltanto le prime (la distanza di Galatina dal capoluogo ha indotto i dirigenti del Lecce a scartare l’ipotesi di trasferirsi all’Hotel Hermitage). Alla fine la scelta dovrebbe ricadere sull’Acaya Golf Resort anche per il fatto che in quella struttura i giallorossi ormai sono di casa. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia