Happy Casa Brindisi, la salvezza è più lontana. Con Treviso l’ultima chiamata

Happy Casa Brindisi, la salvezza è più lontana. Con Treviso l’ultima chiamata
Si restringono sempre più i margini di errore. A cinque giornate dal termine del campionato per la Happy Casa Brindisi sono praticamente prossime allo zero. La sconfitta...

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Si restringono sempre più i margini di errore. A cinque giornate dal termine del campionato per la Happy Casa Brindisi sono praticamente prossime allo zero. La sconfitta casalinga di Sabato Santo contro il Banco di Sardegna Sassari ha aggravato la situazione, così come ha riaperto tanti, tantissimi dubbi sulla tenuta mentale di questo gruppo che nella serata più importante della stagione ha clamorosamente fallito l’appuntamento con la vittoria. A peggiore tutto poi è stato il successo di Treviso contro Pesaro che ora guarda al futuro con un po’ di serenità in più. Bisognava battere Sassari per continuare a restare agganciati al treno salvezza, non averlo fatto spegne quasi del tutto la fiammella della speranza. Di fatto la sfida di domenica (ancora sui legni del PalaPentassuglia) proprio contro Treviso rappresenta l’ultimissima chiamata per Morris e compagni. Brindisi deve vincere per ridurre a quattro le lunghezze di distacco dalla compagine trevigiana infarcita di ex. Potrebbero essere proprio loro (dal capo allenatore Frank Vitucci ai suoi assistenti Alberto Morea a Mattia Consoli, per arrivare ai vari Alessandro Zanelli, Andrea Mezzanotte, Ky Bowman e D’Angelo Harrison) a condannare definitivamente la “Stella del Sud”. In caso di ulteriore passo falso la Happy Casa potrebbe già cominciare a salutare la massima serie, dopo averne fatto parte per ben dodici anni di fila costellati da grandi gioie.

Brindisi deve pertanto vincere e guardare anche a cosa succederà lontano dal PalaPentassuglia, in special modo alla sfida tra Varese e Napoli, con il team lombardo che sopravanza i biancazzurri di 4 punti e che, pertanto, bisogna mettere sotto tiro. Quella con Treviso sarà pertanto la partita di “vita o morte”, come del resto lo era la precedente con Sassari. Inutile nascondere la grande importanza dell’impegno di domenica, una gara ancor più pesante dopo la brutta prestazione di sabato con Sassari dove i biancazzurri hanno sentito addosso tutta la pressione del caso, approcciando male e finendo ancora peggio, non mettendo praticamente quasi mai la stessa energia palesata invece la settimana prima in occasione del successo esterno di Scafati. La Nutribullet ha vinto sei delle ultime sette partite (unica sconfitta a Napoli lo scorso 3 marzo), sabato ha vinto (in casa) uno scontro diretto molto delicato contro la Vuelle Pesaro. Domenica in Puglia ne gioca un altro, che in caso di successo potrebbe permettergli di brindare alla salvezza con largo anticipo.

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Quotidiano Di Puglia