OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Calabresi in maglia giallorossa. Se dovesse scegliere il titolo di un film in cui è stato protagonista il padre, l’attore Paolo Calabresi, forse il più appropriato sarebbe “Niente può fermarci”. Arturo Calabresi, 25 anni, nuovo difensore del Lecce intende ripartire forte in maglia giallorossa. E il padre Paolo sui sociale commenta: «Ce so' voluto otto anni a fatte sceglie i colori giusti» dice postando la foto del figlio con la maglia giallorossa.
L'arrivo tra i giallorossi
Chi pensava che avrebbe seguito le orme del padre si è sbagliato. «A casa mia fin da subito hanno capito che ho sempre avuto la passione per il calcio e non per il cinema – spiega -, è stato tutto molto naturale.
Arturo Calabresi è nato a Roma il 17 marzo 1996. Dal 2012 al 2015 è stato nel settore giovanile della Roma. Poi l’inizio della carriera nei professionisti. Fin ad oggi ha indossato le maglie di sette squadre: Livorno, Brescia, Spezia, Foggia, Bologna, Amiens (in Francia) e Cagliari. Il debutto in Serie A è avvenuto con la maglia del Bologna e, sempre in rossoblu, è arrivato anche il primo gol nel campionato di massima divisione. Il suo primo allenatore tra i professionisti è stato Christian Panucci, al Livorno, l’ultimo Leonardo Semplici al Cagliari. Ha fatto la trafila in tutte le nazionali giovanili azzurre, dall’Under 17 all’Under 21, guidata da Gigi Di Biagio. Nel 2013, con l’Under 17, ha vinto la medaglia d’argento in Slovacchia nell’Europeo di categoria.
Il campionato
Calabresi riparte dalla Serie B in cui conta finora 65 presenze. »È cambiata poco la B rispetto al passato, sarà imprevedibile, equilibrata e piena di insidie – avvisa -. Credo tantissimo nel lavoro e riparto con una fame incredibile e una voglia di mettermi in gioco che non ho mai avuto fino ad oggi. Ringrazio il Lecce per avermi dato questa opportunità. Per me rappresenta un passaggio molto importante della mia carriera e per il mio percorso. E poi sono di proprietà del Lecce. Qui voglio lasciare un ricordo bellissimo. Corvino e Baroni hanno influito moltissimo sulla mia scelta e mi stanno trasmettendo un grandissimo senso di appartenenza».
Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia