Basket, l'impresa dell'Happy Casa: «Un recupero da veri giganti». E il palazzetto esplode di gioia

Basket, l'impresa dell'Happy Casa: «Un recupero da veri giganti». E il palazzetto esplode di gioia
La partita che può valere una stagione e che Brindisi stava perdendo e in maniera pesante è culminata alla fine in una grande festa collettiva. La vittoria al...

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La partita che può valere una stagione e che Brindisi stava perdendo e in maniera pesante è culminata alla fine in una grande festa collettiva. La vittoria al cardiopalma dell’Happy Casa Brindisi con la Segafredo Bologna è già leggenda, oltre che una sorta di “toccasana” emotivo in primis per i tifosi che al suono dell’ultima sirena si sono abbandonati ad una gioiosa e incontenibile invasione di campo, con l’abbraccio ai protagonisti di una storica rimonta con la squadra vice campione d’Italia, compresi quelli che sono ritenuti i principali artefici di questa impresa, come Ky Bowman ed il rientrante D’Angelo Harrison. Un clima che non lascia indifferenti esponenti delle istituzioni ed addetti ai lavori.

Il sindaco Rossi

Il sindaco Riccardo Rossi, ad esempio, non nasconde la gioia per il risultato. «La vittoria più bella degli ultimi anni per come è maturata, partendo da 24 punti di svantaggio. Nell’ultimo quarto, quando ormai sembrava tutto perso c’è stata una grande riscossa, un grande cuore ed un grandissimo pubblico, che è stato l’uomo in più in campo negli ultimi minuti». 
Rossi fa i complimenti alla società, staff e giocatori: «Bisogna stare vicino a questa squadra che ha grandi potenzialità ed oggi lo ha dimostrato, anche perché oggi non avevamo di fronte una team di poco conto: questo decuplica il valore di questo successo». 
Il sindaco ricorda i momenti dopo la conclusione della partita, in cui i tifosi si sono stretti attorno ai giocatori «che erano contentissimi della vittoria venendo da un momento difficile, con grande emozione da parte di tutti dopo la rincorsa degli ultimi dieci minuti. Una vittoria che vale quasi un campionato». Per l’assessore allo Sport Oreste Pinto «si è vista una squadra che finalmente ha trovato una dimensione agonistica di rilievo, grazie ad Harrison che ha dimostrato di essere un vero leader ed il giocatore che avevamo lasciato. Sia lui che (Doron, nuovo acquisto di Brindisi, ndR) Lamb hanno aiutato Bowman a dare il meglio di sé stesso». 


L’assessore ricorda come «nell’ultimo quarto il palazzetto sentiva che potevamo farcela. Dopo il suono della sirena mi sono abbracciato con persone che non conoscevo, c’è stata un’invasione di campo che mostra la volontà di una città di stare accanto alla squadra e che entusiasma, con un tempo che sembra aver spazzato via le critiche». Ed anche Lilli Colelli, esperto commentatore della pallacanestro brindisina, si unisce all’applauso alla squadra: «Un risultato straordinario, quando eravamo sotto di 24 punti quasi nessuno ci sperava. Poi, in verità, il palazzetto si è scaldato dopo tre “bombe” di Bowman, quindi la squadra con il calore del pubblico ha ritrovato la sua caratteristica in molte altre partite, ad esempio nelle vittorie con Brescia e Derthona». L’auspicio, quindi, era che si avesse una reazione emotiva da parte della squadra, specie dopo la sconfitta con oltre 100 punti subiti a Sassari che arrivava dopo altre sconfitte pesanti. Il tutto condito dal ritorno di Harrison «che è stato un leader determinante, nonostante i limiti di un rientro dopo otto mesi». Colelli vede, a più ampio spettro, una vittoria che arrivata dopo «un insieme di cose: pubblico, squadra, un allenatore attento e reattivo». Al suono della sirena è «come se avessimo vinto il campionato, la gente è entrata in campo e c’è stata un’ovazione per tutti, gli spettatori delle prime file hanno abbracciato i giocatori». Un successo che si somma anche alla vittoria del Brindisi Football Club, ora a tre punti dalla vetta, in quella che tutti e tre i commentatori vedono come “la domenica perfetta” per lo sport della città.
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Quotidiano Di Puglia